La Baviera fa ufficialmente un passo indietro sul linguaggio inclusivo
Germania: la Baviera fa un passo indietro sull’uso del linguaggio inclusivo, considerato una tendenza troppo ideologica
Il governo conservatore della Baviera, nel sud della Germania, ha approvato martedì una modifica del regolamento che limita l’uso di un linguaggio sensibile al genere, nei documenti ufficiali e nei luoghi pubblici come le aule. “Per noi il messaggio è: il linguaggio deve essere chiaro e comprensibile“, dice il ministro del governo conservatore Florian Herrmann.
La questione di genere
Con il suo sistema di genere la lingua tedesca privilegia le formulazioni maschili. La lingua tedesca spinge gli uomini in primo piano. Questo succede perchè la forma maschile viene considerata neutra quando in realtà non è così, come ci dice la linguista Luise F. Pusch. Il linguaggio tedesco rende le donne invisibili perchè grammaticalmente parlando se si ha un gruppo composto da una prevalenza di donne e un solo uomo, il tutto verrebbe indicato utilizzando la forma maschile. Motivo per cui nasce il gendern. Il gendern è un neologismo tedesco che indica la pratica di trasformare il linguaggio depurandolo dall’uso prevalente del maschile.
Verso un tedesco più inclusivo
Per rendere il tedesco una lingua più inclusiva si è pensato di spezzare le parole con simboli come un asterisco, chiamato anche “stella di genere”, o un trattino basso, o un pezzo di punteggiatura su misura chiamato “divario di genere”. Questo per indicare che, il plurale a cui ci si riferisce, probabilmente contiene un misto di uomini e donne. Anche nel parlato abbiamo questa distinzione in cui i simboli, vengono espressi come pausa o occlusiva glottale. Dal 2021 anche il famoso dizionario tedesco Duden ha iniziato a modificare le sue voci per i sostantivi che si riferiscono a persone, per rendere chiare le versioni femminili e indicare quelle maschili come riferite solo agli uomini.
Il passo indietro della Baviera
Tuttavia, il ministro del governo conservatore Florian Herrmann, respinge l’inclusività della lingua e approva una modifica del regolamento che ne limita l’uso. Secondo Herrmann, il linguaggio inclusivo è considerato in realtà escludente in quanto poco chiaro e può creare confusione nei parlanti. Dunque le autorità statali bavaresi non potranno più utilizzare simboli come asterischi e due punti nei nomi per renderli più inclusivi. Non è ancora chiaro quale sarà la punizione per gli insegnanti o altri dipendenti pubblici che infrangono le nuove regole.
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