I parchi sono tra i luoghi più pericolosi di Berlino
Aumento della criminalità: di notte, i parchi di Berlino si trasformano in epicentri di violenze ed aggressioni
Berlino è conosciuta da tutti per gli ampi spazi verdi che contrastano il suo carattere underground. Questi luoghi, però, di giorno frequentati da famiglie e turisti, di notte, si trasformano in aree ad alto rischio per chi vive nella metropoli berlinese.
Quest’anno sono già 1.915 i crimini commessi in soli dodici parchi di Berlino. Görlitzer Park e Mauerpark sono solo alcune delle grandi aree verdi che, di notte, entrano nella classifica dei luoghi più pericolosi della capitale tedesca.
Il fenomeno sta destando sempre più timori tra i cittadini e le autorità, costringendo il comune a valutare misure drastiche come l’installazione di nuovi sistemi di illuminazione e la recinzione di alcuni parchi. Tuttavia, queste soluzioni stanno inasprendo numerosi dibattiti, mettendo residenti e associazioni in disaccordo sull’efficacia e le possibili conseguenze di tali interventi.
I parchi della criminalità: tra spaccio, stupri e rapine
Solo a Görlitzer Park, lo scorso anno, sono stati registrati 1.018 crimini su un totale di 1.915, superando di gran lunga la somma degli altri undici parchi. Tra i reati figurano violenze sessuali, furti ed aggressioni brutali ma è il traffico della droga ad aver fatto conquistare al parco la sua pessima nomea. Non sorprende, dunque, la proposta comunale di volerlo recintare e chiudere durante la notte.
Rispetto al “Görli”, i numeri di altri parchi, come anche Mauerpark, non sono così alti ma nemmeno trascurabili: nel 2023, i reati commessi nel popolare spazio verde di Prenzlauer Berg sono almeno 234. Per il parco, assiduamente frequentato anche dai turisti, è stato deciso di adottare al più presto un nuovo sistema di illuminazione che garantisca maggiore sicurezza e diminuisca i numerosi scippi, che avvengono con più facilità nell’oscurità della notte.
La preoccupazione riguardo ai parchi di Berlino non si limita solo alla sicurezza, ma tocca anche l’aspetto infrastrutturale: il Volkspark Mariendorf, situato nel quartiere di Tempelhof-Schöneberg, è stato, per esempio, definito come il parco più brutto della città, per via del suo parco giochi in rovina e un’infestazione di topi in corso.
Illuminazione e recinzioni, avanzano nuove soluzioni per ridurre la pericolosità dei parchi
La mancanza di un’illuminazione adeguata e costante genera da sempre grande malcontento tra i berlinesi, che attribuiscono alla carenza di luce la causa principale dell’aumento dei crimini. A differenza delle strade pubbliche, nelle aree verdi, infatti, non è previsto per legge alcun tipo di illuminazione notturna continua. Per ragioni legate alla gestione delle risorse finanziarie ed umane, nei parchi, i lampioni restano generalmente accesi fino alle 22:00, obbligando i visitatori ad usufruirne solo per brevi attività dopo il tramonto.
Mentre c’è largo consenso sull’idea d’implementare il sistema di illuminazione, la proposta dell’ex sindaco Henkel di recintare e chiudere i parchi di notte, come nel caso di Görlitzer Park, sta suscitando dissenso tra la popolazione e le organizzazioni sociali. Se da un lato, recintare il parco permetterebbe alla polizia di effettuare un controllo più efficace, dall’altro rischia di spingere lo spaccio solo verso altre zone della città senza risolvere il problema dalla radice.
Anche Peter Fox – cantautore e musicista tedesco noto come membro della band reggae e dancehall, Seeed – si è schierato per la “libertà” dei confini del parco, tenendo di recente un concerto gratuito al Görlitzer Park. Il cantante ha dichiarato di aver scelto proprio questa location per regalare un po’ di attenzione mediatica positiva al parco, da molto sotto i riflettori della stampa con notizie agghiaccianti.
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