Abbonamento a tutti i mezzi della Germania (Deutschlandticket) confermato, ma passa a 58€

Biglietto unico per tutti i mezzi pubblici in Germania. Dopo incertezze, il “Deutschlandticket” rimane, ma aumenta a 58 euro.

Da Amburgo a Monaco di Baviera, da Colonia a Berlino, la Germania a maggio del 2022 ha introdotto il “9-Euro-Ticket” per viaggiare su tutti i mezzi pubblici nazionali. Pensato soprattutto come iniziativa in aiuto dei cittadini a causa della crisi energetica del 2021-2022, il prezzo di soli 9 euro permetteva un accesso trasversale ai trasporti pubblici in tutto il paese. Passati i tre mesi per i quali era prevista questa iniziativa temporanea, a maggio 2023 il governo tedesco ha deciso di introdurre una soluzione a lungo termine. Oggi il “Deutschlandticket” rimane, ma aumenta a 58 euro.

In tutta Europa si trovano offerte simili a quella tedesca. L’Austria è stato uno dei primi paesi a introdurre un ticket del genere. L’abbonamento austriaco permette ai cittadini di viaggiare per circa 3 euro al giorno in tutto il paese. La Svizzera offre, oltre a una soluzione pensata per scopi turistici, il “Generalabbonament” che però a livello di prezzo non è paragonabile all’offerta tedesca. In Italia, invece, non è presente un abbonamento nazionale, ma molte regioni o città come Milano offrono prezzi ridotti o agevolazioni per l’utilizzo mensile dei trasporti pubblici.

Dopo lunghe discussioni e dubbi sulla sua competitività in caso di aumento del prezzo, il Deutschlandticket rimane, ma aumenta a 58 euro da gennaio 2025 . Questo aumento è motivato principalmente da un’insufficienza di fondi sia federali che statali. La critica maggiore riguardo al rincaro è che porterà a una riduzione notevole degli utenti che usufruiranno del ticket, già troppo caro per molte fasce di reddito più basse, mentre per tenere a galla l’industria dell’auto il governo stanzia miliardi. Il rischio è di non ottenere l’effetto voluto di incentivare la mobilità sostenibile per tutti.

 

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Cos’è il “Deutschlandticket”?

Nato come “9-Euro-Ticket”, la Germania ha introdotto per la prima volta un abbonamento unico per tutti i mezzi pubblici durante l’estate del 2022. Per fare fronte soprattutto a prezzi dell’energia saliti alle stelle sotto la crisi energetica del 2021-2022, il governo tedesco ha deciso di adottare un prezzo quasi simbolico di 9 euro. Dopo un primo successo dell’abbonamento il governo tedesco ha introdotto una soluzione fissa da maggio dell’anno seguente, subendo, però un cambio sia di nome che di prezzo. Da “9-Euro-Ticket” è passato al “Deutschlandticket” e il prezzo è aumentato agli attuali 49 euro.

Il “Deutschlandticket” è un abbonamento mensile che permette di utilizzare tutti i trasporti pubblici locali, tra cui metro, tram e bus, ma anche viaggiare su treni regionali, per raggiungere destinazioni più remote. Esclusa l’alta velocità e gli intercity, lo scopo principale del governo era quello di continuare sulla scia positiva del suo predecessore per incentivare la mobilità green e far aumentare il numero di passeggeri che rinunciano al trasporto su gomma. Il ticket è stato pensato come biglietto online, quindi scaricabile direttamente sul proprio cellulare, ma per chi ne facesse richiesta si può ottenere anche come tessera fisica.

A due anni di distanza, però, vari studi condotti da università tedesche affermano che sia il ticket estivo di 9 euro, che il Deutschlandticket sono soluzioni politiche con uno scarso impatto sulla riduzione dell’utilizzo di auto private. Con questi tipi di iniziative green aumenta il numero di passeggeri, ma a fronte di un sistema di trasporti pubblici invariato e già notoriamente in grandi difficoltà, le conseguenze dirette sono sovraccarichi e ritardi, che a lungo andare portano a passeggeri scontenti e di conseguenza a una riduzione dell’appetibilità dell’abbonamento.

Offerte di mobilità sostenibili europee

A livello europeo, altre nazioni hanno introdotto biglietti simili per incentivare la mobilità sostenibile:

  •  In Austria, per esempio, nel 2021 è stato introdotto per la prima volta un ticket che permette di viaggiare in tutto il paese con i mezzi pubblici convenzionati, a un prezzo mensile fisso. Il “Klimaticket“, presente in vari programmi di governo già dal 2006, è stato varato dal governo di centro-sinistra neo-eletto nel 2020. Questo abbonamento, a differenza di quello in Germania, costa 1095 euro all’anno con possibili agevolazioni per under-25 e over-65.
  • In Svizzera i prezzi sono molto più elevati e quasi non paragonabili alla media europea. Nonostante ciò anche la compagnia di trasporti nazionale svizzera offre varie soluzioni sostenibili. Da un lato è attivo un abbonamento pensato soprattutto per scopi turistici con una durata massima che va dai 3 ai 15 giorni. Dall’altro il “Generalabonnement“, invece, che è un abbonamento annuale per tutti i trasporti nazionali di seconda classe con un costo pari a 3995 CHF (circa 4000 euro).
  • In Italia non c’è un biglietto unico nazionale per i mezzi pubblici. Molte regioni e città, però, incentivano i trasporti sostenibili con prezzi agevolati per certe fasce d’età o reddito. Inoltre, nel 2022 il governo Draghi ha introdotto una brutta copia di quanto fatto in Germania con il Deutschlandticket. Per affrontare la crisi energetica 2021/2022, anche in Italia si è pensato di incentivare la mobilità green, dando un bonus di 60 euro a coloro che hanno un reddito inferiore a 20.000 euro di ISEE. Questo strumento è stato prorogato dal governo Meloni, apportandovi però delle modifiche. Dal 2025 la soglia ISEE per usufruire del contributo sarà abbassata a 15.000 euro.

Il “Deutschlandticket” rimane, ma aumenta

L’aumento di 9 euro del “Deutschlandticket” dovrebbe garantirne la sua sopravvivenza a lungo termine. Secondo quanto affermato dal presidente della conferenza dei ministri dei trasporti Oliver Krischer, l’aumento a 58 euro del abbonamento permette di rinforzarne le fondamenta. A quanto pare il prezzo iniziale di 49 euro non era più sostenibile per la carenza di fondi nelle casse federali e statali. Dopo mesi di incertezze sul suo aumento, a fine settembre in occasione di una conferenza straordinaria dei ministri dei trasporti di tutti i 16 Länder, è arrivata la decisione di alzare il prezzo dell’abbonamento di 9 euro.

Il +18,3% è un “aumento moderato” e rende lo strumento del ticket nazionale ancora “molto economico”, questo è quello che afferma Kirscher. Le critiche più forti, invece, arrivano da associazioni di categoria per la protezione dei passeggeri. In un’intervista a la “Rheinischen Post” il presidente federale dell’associazione Pro Bahn afferma che un rincaro a 58 euro sia troppo elevato, aumentare da 49 a 54 euro secondo lui sarebbe stato più giusto.

Futuro dell’abbonamento

Da un lato una crisi del settore dell’automobile in Germania che preoccupa, con ingenti somme di sussidi che vengono stanziate per tenere in vita un comparto fondamentale dell’economia tedesca. Dall’altro una decisione che va a colpire direttamente i cittadini. Il Deutschlandticket rimane ma aumenta, ora, però, il dubbio che sorge è se questa decisione sia eccezionale, oppure diventerà prassi comune da parte di chi governa, sulla falsariga di casse dello stato vuote. Solo il tempo dirà se questo rincaro sarà sufficiente a garantire la stabilità economica del ticket, senza scoraggiarne l’uso tra i cittadini. Resta da vedere se governo federale e i Länder opteranno per ulteriori aumenti o se verranno trovate nuove soluzioni di finanziamento per evitare che il prezzo diventi un deterrente per i pendolari e gli utenti occasionali.

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