Friedrich Merz, il banchiere probabile nuovo cancelliere tedesco
Friedrich Merz, dopo quasi dieci anni di assenza dalla politica tedesca, ritorna con intenzioni chiare: diventare cancelliere
Friedrich Merz è stato per lungo tempo una delle promesse della CDU (l’unione dei cristiano democratici tedeschi) con ottime prospettive per diventare il futuro cancellieri della repubblica federale tedesca. Nel 2002, però, una giovane politica di nome Angela Merkel ha preso il suo posto diventando segretaria di partito e successivamente la prima donna cancelliere di Germania.
La rivalità tra i due è sempre stata ben nota, ma dopo la sconfitta interna con Merkel, nel 2009 Friedrich Merz si è ritirato dal Bundestag e ha ripreso l’attività di avvocato. Negli anni di assenza dalla politica ha lavorato in vari consigli di amministrazione di grandi aziende multinazionali e nel 2016 è diventato presidente del consiglio di sorveglianza di BlackRock Germania (società di investimenti), riuscendo così a raggiungere un patrimonio di 12 milioni di euro.
Dopo più di 10 anni di assenza dalla politica, nel 2021 Merz è ritornato ma anche il suo secondo tentativo di diventare cancelliere va male e viene sconfitto dal rivale Armin Laschet. Nel 2022, finalmente, Merz riuscì a venire eletto capo del partito CDU e a settembre 2024 ottenne ufficialmente l’incarico di candidato cancelliere del partito CDU/CSU per le prossime elezioni nazionali.
Le origini di Friedrich Merz
Nato l’11 novembre 1955 a Brilon in Renania Settentrionale-Vestfalia, Merz dopo il liceo si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza all’Università di Bonn e Marburgo. Qui si laurea nel 1982 e successivamente inizia a svolgere la professione di avvocato e giudice al tribunale di Saarbrücken. Il suo debutto in politica avviene prima come parlamentare europeo e poi nel 1994, con il suo primo mandato da parlamentare nel Bundestag a Berlino.
Il prossimo probabile cancelliere tedesco
Secondo Carsten Linnemann, segretario generale della CDU, Friedrich Merz è la persona giusta per ricoprire il ruolo di cancelliere. Merz, secondo lui, con la sua apertura, chiarezza e rettitudine, è esattamente ciò di cui la Germania ha bisogno in questo momento storico. Con Donald Trump vincitore delle ultime elezioni americane, l’Europa e la Germania dovranno prepararsi a cambiamenti imminenti nei rapporti bilaterali con gli Stati Uniti. “Dobbiamo mostrare pragmatismo e realismo politico, non moralizzare né puntare il dito” ha affermato Linnemann, sottolineando la bravura di Merz e l’incapacità dell’attuale cancelliere Scholz.
Le politiche di Friedrich Merz si caratterizzano per posizioni molto più conservatrici di quelle adottate negli ultimi vent’anni dalla CDU. Lui vuole che il partito ritrovi la sua identità, e per questo motivo vuole ritornare alle radici cristiano-democratiche che danno il nome allo stesso partito. In ambito di transizione ecologica, per esempio, critica aspramente gli attivisti che pur di ottenere attenzione mediatica si incollano in mezzo alle strade e fermano il traffico. Secondo lui la questione del clima va affrontata in maniera più cauta.
Altro aspetto fondamentale del suo modo di fare politica, è il suo linguaggio. Parole forti e spesso anche impulsive sono una delle sue caratteristiche più controverse. Se da un lato molti lo apprezzano, perché parla alla pancia delle persone, colleghi più moderati (Merkeliani) lo criticano duramente. Per alcuni episodi, accaduti da quando è ritornato in politica, Merz si è dovuto addirittura scusare ufficialmente. In un’intervista con Bild TV a settembre 2022 Merz aveva usato il termine “Sozialtourismus” (turismo sociale) in un discorso riguardo i migranti ucraini. Questi, secondo Merz, avrebbero fatto avanti e indietro tra Germania e Ucraina per incassare i soldi dallo stato tedesco. A questa affermazione sono succedute scuse ufficiali via X (ex twitter) dallo stesso Merz.
Zu meinen Äußerungen von gestern über die Flüchtlinge aus der Ukraine gibt es viel Kritik. Ich bedaure die Verwendung des Wortes „Sozialtourismus“. Das war eine unzutreffende Beschreibung eines in Einzelfällen zu beobachtenden Problems. (1/3) (FM)
— Friedrich Merz (@_FriedrichMerz) September 27, 2022
Rivalità con Angela Merkel
Merz inizia la sua carriera politica nel 1990, tra le fila della CDU, partito di Konrad Adenauer (primo presidente della repubblica federale tedesca) e Helmut Kohl (fautore della riunificazione tedesca). Nel 2000 diventa presidente del gruppo parlamentare CDU/CSU al Bundestag e gioca un ruolo centrale nell’opposizione al governo di coalizione tra SPD (Partito Socialdemocratico di Germania) e i Verdi. Dopo due anni però prende il suo posto Angela Merkel, che non solo gli sfila il posto come capogruppo parlamentare, ma diventa pure segretaria del partito facendo sfumare i sogni di Merz per un futuro incarico da Cancelliere.
Con Angela Merkel la CDU è diventata un partito di centro moderato. Lei è riuscita a promuovere politiche di totale contrarietà e progressiva uscita dal nucleare, la necessità di una transizione ecologica e una visione di politica migratoria molto liberale. Dall’altro lato Merz ha spesso criticato le azioni della cancelliera parlando a un elettorato più conservatore, sentitosi escluso da quanto promosso dalla cancelliera. Per esempio, anni dopo la famosa frase di Merkel “riusciremo a farcela”, durante l’anno del picco di arrivi di migranti in Europa, Merz critica quanto detto da Merkel, dicendo che il governo avrebbe totalmente perso di vista i problemi dei cittadini.
La rivalità tra i due, con il ritiro dalla scena pubblica della ex-cancelliera, è ormai passata alla storia. All’interno del partito, però, una spaccatura tra sostenitori di una CDU più liberale e quelli che vogliono ritornare a principi tradizionali persiste ancora. Nonostante ciò Merz è riuscito ad essere eletto segretario di partito e a settembre 2024 è stato ufficialmente scelto come candidato cancelliere alle prossime elezioni parlamentari.
Il futuro della Germania
Friedrich Merz rappresenta una figura polarizzante nella politica tedesca. Capace di suscitare entusiasmo tra i sostenitori di una CDU più conservatrice e al contempo aspre critiche da parte di chi teme una deriva troppo rigida rispetto all’era Merkel. Il suo ritorno in politica segna un chiaro tentativo di ridefinire l’identità del partito. Punta su temi come la disciplina fiscale, il ritorno ai valori cristiani democratici e un approccio più duro in ambito migratorio. Con il suo linguaggio diretto e spesso controverso, Merz ha dimostrato di essere un leader determinato a lasciare il segno. Le prossime elezioni saranno un banco di prova decisivo non solo per il futuro personale di Merz, ma anche per il destino della CDU e la direzione politica della Germania.
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