Berlino, assessora costretta alle dimissioni per aver copiato anni prima la tesi di dottorato

Shock nel governo regionale di Berlino: Manja Schreiner, l’assessora accusata di aver plagiato la sua tesi di dottorato, si dimette. Annuncia che farà ricorso

Un intreccio tra politica e mondo accademico, abbastanza insolito per noi italiani, ha messo in agitazione la maggioranza del Land di Berlino. Infatti, nella giornata di martedì 30 aprile, l’Università di Rostock ha disposto la revoca del dottorato a Manja Schreiner, senatrice ma soprattutto assessora alla mobilità e ai trasporti. In tutta risposta, il Bürgermeister, ossia il capo dell’esecutivo regionale di Berlino, Kai Wagner, ha licenziato la sua assessora, riferendo alla stampa che aveva maturato questa decisione proprio su richiesta della Schreiner.

Breve storia dell’assessora Manja Schreiner

Prima di addentrarci nel cuore di questa vicenda che ha scosso profondamente la politica della capitale, è bene ricostruire brevemente la storia della diretta interessata.

Manja Schreiner, nata a Wismar nel 1978, ha studiato Giurisprudenza all’Università di Rostock dal 1996 al 2001. Dopo un tirocinio abilitante alla professione, ha conseguito nel 2007 un dottorato in diritto commerciale internazionale ed europeo presso l’ateneo di Rostock. Ed è proprio questa tesi di dottorato sulla “considerazione dei dipendenti nel diritto delle acquisizioni” che sta creando problemi alla sua carriera politica. Carriera politica che ha subito una svolta significativa dal 27 aprile 2023, giorno in cui ha assunto la carica di assessora per la mobilità, i trasporti, la protezione del clima e dell’ambiente nel Senato Wagner.

Per chi non ha domestichezza con la politica interna tedesca, è bene fare due precisazioni. 1) Senato è un termine del dizionario politico tedesco con cui si intende l’esecutivo che regge il governo di ciascun Land; 2) a differenza di quanto accade nelle amministrazioni locali italiane, gli esponenti degli esecutivi dei 16 Länder vengono scelti tra i membri dell’assemblea regionale, non tra personalità della società civile al di fuori della stessa. Ed è proprio per questo che i membri degli esecutivi regionali mantengono la qualifica di senatore/trice, affianco a quella di assessore/a.

La querelle con l’ateneo di Rostock e la revoca del dottorato

Per la Schreiner il calvario ha avuto inizio nell’agosto 2023, quando le sono state avanzate le prime accuse di plagio. Ma da parte di chi? A mettere in dubbio l’autenticità della tesi dell’assessora in quota CDU è stata la piattaforma di cacciatori di plagio “Vroniplag Wiki”. A quel punto, la Schreiner ha chiesto all’università di Rostock di esaminare la sua tesi, rinunciando immediatamente al suo dottorato. Il che non è affatto scontato, se si pensa che in Germania il titolo di dottorato garantisce la qualifica di dottore e dunque uno status sociale di una tale rilevanza, da essere citato nel documento d’identità.

L’ateneo ha completato il suo iter di revisione alla fine di aprile; lunedì 29 esso ha comunicato alla diretta interessata l’esito di questo processo. Il giorno seguente l’Università ha diramato un comunicato in cui rendeva nota la revoca del titolo di dottorato.

Ma come ha motivato l’ateneo questa decisione? “È particolarmente criticato il numero di copie integrali che non vengono identificate come testi integrali tra virgolette secondo le pratiche di citazione scientifica”, si legge in una nota. In sostanza il Consiglio di Facoltà di giurisprudenza è dell’opinione che, sebbene le fonti che abbia usato sono principalmente originali, l’adozione di interi passaggi di testi abbia un’influenza così significativa da invalidare l’originalità dell’opera della Schreiner.

Non è finita qui tuttavia, in quanto l’assessora ai trasporti ha annunciato che farà ricorso contro la decisione dell’ateneo.

Le reazioni della politica

Prima di addentrarci nell’analisi delle reazioni, è opportuno compiere alcune precisazioni. Innanzitutto, il Senato Wagner, di cui la Schreiner fa(ceva) parte, è un esecutivo di coalizione frutto della convergenza tra i due principali partiti tedeschi, la CDU e l’SPD. La coalizione rosso-nera è entrata in carica il 27 aprile 2023 a seguito delle elezioni del Land di Berlino, tenutesi nel febbraio precedente.

Inoltre risulta rilevante precisare che sin dal momento in cui è entrata in carica, l’operato dell’assessora ha suscitato diverse critiche dalla galassia ambientalista. Difatti obiettivo dichiarato della Schreiner era quello di apportare radicali modifiche alla politica sulla mobilità cittadina predisposta dalla precedente amministrazione e dai Grünen, i Verdi.

Dichiarazioni

Come prevedibile, la notizia ha suscitato reazioni contrastanti. Tra le reazioni positive è possibile annoverare quella del SPD, il cui leader del gruppo parlamentare all’assemblea locale, Raed Saleh, ha dichiarato: “Ringraziamo la signora Schreiner per la buona collaborazione al Senato e con i gruppi parlamentari. Riconosciamo la sua decisione con rispetto. La signora Schreiner ha sempre lavorato per bilanciare i vari interessi e promuovere ulteriormente la transizione della mobilità a Berlino”.

Senz’altro meno morbida è stata la reazione del leader dei Verdi Werner Graf, il quale ha salutato le dimissioni di Schreiner dopo la revoca del dottorato come “l’unica scelta possibile. Chi ha abusato dei suoi privilegi deve trarre delle conclusioni”. Ma ancora più netto è stato il giudizio di Graf riguardo l’operato da assessora ai trasporti: «La nostra città non può permettersi un posto vacante in questa posizione. I buchi che Manja Schreiner lascia dietro di sé, dallo stop al traffico alla crisi della LPP, sono troppo grandi per questo.»

Di tutt’altro avviso è invece l’Associazione tedesca dei taxi e delle auto a noleggio (TMW), che si è detta assai rammaricata per le dimissioni dell’assessora: “Manja Schreiner merita rispetto per la sua coerenza, che purtroppo è un’eccezione nella politica odierna.” La posizione della TMW rende evidente come l’operato dell’assessora sia stato apprezzato dalla categoria dei taxisti e delle auto a noleggio. Di qui l’auspicio: “che il sindaco in carica regoli il suo successore con questo spirito”.

 

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