Zelensky a Berlino, sarà ospite della Berlinale grazie al film di Sean Penn

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà ospite della Berlinale

La notizia dell’arrivo a Berlino di Zelensky per la prima del documentario Superpower è stata lanciata dal magazine Variety. Zelensky è il protagonista del documentario di Sean Penn e Aaron Kaufman, che verrà presentato per la prima volta al pubblico questo venerdì. Il presidente ha partecipato a diverse apparizioni virtuali in festival e kermesse, tra cui Cannes e Venezia, ma per la Berlinale dovrebbe presenziare dal vivo in occasione della premiere del film, proiettato in occasione del primo anno di guerra con la Russia.

Dentro Superpower

Il documentario è il racconto di mesi di incontri ravvicinati, in persona e via Zoom, del due volte premio Oscar Sean Penn e del suo co-regista Aaron Kaufman con il presidente Volodymyr Zelensky. “E’ un documentario girato in circostanze difficilissime, ma racconta il ruolo dell’arte e dell’artista in tempi difficili”, ha commentato il direttore artistico del festival Carlo Chartrian.

Chartrian si è preso in carico l’organizzazione, in occasione dell’anniversario dell’invasione, di una serie di eventi che coinvolgono numerosi cineasti dall’Ucraina. Nel corso di questa rassegna verranno presentati nove nuovi film.

Il primo incontro tra Penn e Zelensky si è tenuto il 23 febbraio dell’anno scorso. Il giorno dopo le bombe russe cominciarono a piovere sull’Ucraina, ed il presidente ucraino da allora ha iniziato ad indossare la tuta mimetica grigioverde.

L’idea iniziale di Penn e Kaufman per Superpower

L’idea iniziale di Penn e Kaufman era di raccontare l’inconsueta storia di Zelensky, da attore, comico, producer fino all’elezione come presidente dell’Ucraina. Inoltre, il presidente è stato coinvolto nelle polemiche del processo di impeachment contro Donald Trump.

“Quando ha deciso di entrare in politica la gente sapeva chi era e ha reagito emotivamente al personaggio che aveva creato”, ha commentato Penn a Variety. L’attacco russo del 24 febbraio ha stravolto la trama del documentario: “Pensiamo a uno scontro tra David e Golia. David era agile, pronto a combattere in modi diversi”, ha citato Kaufman a Variety. “David gli Ucraini. Mentre Golia sono centinaia di migliaia di russi, e non stanno vincendo la guerra”, ha aggiunto Penn.

Gli aiuti all’Ucraina di Penn

Penn ha acquisito una ONG e l’ha denominata Core. L’ONG è nata in seguito al terremoto ad Haiti nel 2010. Da allora è sul campo, in Ucraina, Polonia e Romania, dando aiuti di emergenza a oltre 200 mila persone tra cui profughi e sfollati.  Sul suo impegno in Ucraina con Core, Penn ha affermato che molti dei suoi donatori tradizionalmente di sinistra gli hanno chiesto: “Come possiamo aiutare a mandare lì armi?”

L’amicizia con Zelensky, nata da circostanze inaspettate e segnata dalla guerra, si è rafforzata molto nel corso dell’ultimo anno. Lo dimostra l’affermazione di Penn nei confronti del presidente: “Non posso parlare per lui, ma certamente per me, ricordo di essere uscito dal mio secondo incontro con lui, il giorno dell’invasione, pensando: amo quest’uomo”.

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Immagine di copertina: Wikimedia