Uno studio rivela che il 55% dei papà in Germania si sente inadeguato (per varie ragioni)
Il 55% dei papà in Germania sente di non fare abbastanza nel ruolo genitoriale, ecco cosa è emerso da alcuni studi
La paternità in Germania è cambiata radicalmente negli ultimi 50 anni. Oggi che la figura patera ha assunto maggiori responsabilità riguardo l’assistenza infantile, molti padri sentono di non fare abbastanza nel loro ruolo genitoriale, creando così una mancata compatibilità con le proprie aspettative da padre. Lavora, cucina, pulisci, poi nuovamente in loop: da uno studio dell’Università tecnica di Braunschweig è emerso che la sfera della paternità e la sua immagine sono state fortemente colpite. Infatti, molti papà si sentono come se non fossero all’altezza delle proprie aspettative di essere un buon padre. Kim Bräuer, sociologo e ricercatore, afferma che l’equazione “sostenere economicamente la famiglia” uguale “buon padre” sta svanendo sempre di più.
Da cosa nasce l’inadeguatezza?
Da quanto emerge dalle ricerche, che hanno preso in considerazione un sondaggio online a livello nazionale e 55 interviste qualitative con padri di famiglie eterosessuali e queer, solo il 12% ritiene che il ruolo più importante all’interno del nucleo familiare è quello di fornire reddito e sicurezza finanziaria. I partecipanti allo studio hanno espresso l’opinione che un buon padre possa essere meglio caratterizzato dal tempo e dall’affetto che dedica alla propria famiglia.
Secondo Bräuer questa sensazione di inadeguatezza non nasce solo dall’autocritica sulla quantità di tempo che i padri trascorrono con i propri figli, ma anche dal fatto che molti papà sentono di non poter dimostrare ai propri figli una sana vita sociale vedendo i loro amici, coinvolti in gruppi.
Quando il passato si percuote sul futuro
La figura della paternità è cambiata anche sotto l’aspetto della presenza genitoriale. Nella società odierna ci si aspetta che i padri siano più coinvolti nella cura dei propri figli rispetto a una o due generazioni precedenti, ciò significa che molti papà in Germania stanno solo ora riflettendo in modo critico sul ruolo che i loro padri hanno svolto, o non hanno svolto, nella loro stessa educazione e crescita. Dallo studio di Bräuer è emerso anche che molti partecipanti della ricerca non vedevano i propri padri come modelli di ruolo.
L’esempio che molti intervistati hanno dei loro padri è un “modello di ruolo negativo“, ovvero una definizione del ruolo del papà nella loro infanzia come “troppo preoccupato per il lavoro” o “assente”.
Per Bräuer, una soluzione potrebbe essere quella di aumentare la presenza dei padri, e far assumere loro così un ruolo attivo nell’educazione dei propri figli. “Si potrebbe chiedere attivamente ai padri di essere portavoce dei genitori, offrire lezioni di nuoto a padre e figlio o rivolgersi attivamente a loro nelle chat dei genitori”, ha affermato Bräuer. Altre possibili soluzioni arrivano dalla sfera politica tedesca, come ad esempio l’estensione pianificata del congedo retribuito del partner che dovrebbe far fronte alle aspettative di cura tra i genitori.
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Immagine di copertina: Pixabay