Un terzo dei tedeschi 18-34 anni trova accettabile l’uso delle mani con la partner
Germania: l’uso delle mani è un problema serio
La violenza sulle donne rappresenta un problema molto serio per la Germania. Uno studio dell’Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali, ha stimato che il 35% di tutte le donne ha subito violenza fisica/e o sessuale nel corso della vita. Purtroppo solo il 20% di loro ha fatto ricorso a strutture di consulenza o supporto. Le ragioni che portano queste donne a non chiedere aiuto sono molteplici. Il 25% non dice nulla per vergogna, il 28% pensa che la cosa sia di poco conto, ed infine il 32% pensa di poter gestire la cosa da sola e di non aver bisogno di nessun tipo di aiuto. Esistono delle linee di assistenza tuttavia, che vogliono incoraggiare le donne a cercare aiuto e a superare la paura o la vergogna. Per queste linee di assistenza la riservatezza e l’anonimato sono essenziali.
Un terzo degli uomini in Germania ritiene che usare le mani sulla partner sia “accettabile”
Secondo quanto riportato dagli attivisti per l’uguaglianza di genere, un terzo degli uomini in Germania ritiene accettabile l’uso delle mani sulla partner. Il 33% degli uomini di età compresa tra i 18 e i 35 anni, quindi, ritiene “accettabile” che “la mano scivoli” di tanto in tanto durante un litigio. Il 34% degli intervistati ha riconosciuto di essere stato violento nei confronti della propria partner in passato. Questo 34% ha usato violenza nei confronti di una donna per “farsi rispettare”. In un’intervista alla Funke-Zeitung, Karsten Kassner, consulente esperto del Forum federale, si è detto “scioccato” da questo dato. “È problematico che un terzo degli uomini intervistati banalizzi la violenza nei confronti delle donne. Questa situazione deve cambiare urgentemente”, ha dichiarato Kassner.
In parte sarebbe dovuto al “modello di ruolo tradizionale”
Il modello di ruolo tradizionale in Germania contribuirebbe all’elevata accettazione della violenza nelle relazioni di coppia da parte dei giovani uomini. È quanto emerge da uno studio rappresentativo a livello nazionale condotto dall’organizzazione Plan International Germany. Plan International Germany ha intervistato 1.000 uomini e 1.000 donne di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Questo è quanto emerso:
- Ripartizione tradizionale dei ruoli: un giovane su due si considera l’unico capofamiglia della famiglia
- Violenza come forma di affermazione: l’uso delle mani è considerato efficace per ottenere rispetto
- Nessuna dimostrazione di sentimenti: la metà dei giovani uomini in Germania ritiene che mostrare i sentimenti li renda deboli e vulnerabili
Il fenomeno della violenza domestica può essere inteso come una conseguenza delle disuguaglianze strutturali tra uomini e donne. Esse sono radicate nelle tradizioni patriarcali che hanno ancora un effetto nelle società moderne. Queste tradizioni patriarcali definiscono la mascolinità come potere, forza, dominio, mentre associano la femminilità a tolleranza, passività, inferiorità. Nelle società patriarcali, i ragazzi crescono spesso con queste aspettative di ruolo. Le società moderne, invece, che prendono sul serio la loro pretesa di uguaglianza sancita dalla Costituzione. Tuttavia, molti uomini hanno interiorizzato questa concezione arcaica dei ruoli. Secondo la loro immagine di sé, l’uso delle mani sarebbe un mezzo legittimo e maschile per affermare i propri interessi.
Cosa è emerso dagli studi
Alcuni studi dimostrano che la violenza domestica è spesso scatenata dalla gelosia e dal desiderio di possedere la donna; ma anche dal desiderio di avere “servizi da casalinga” impeccabili (che includono la disponibilità sessuale della donna) e, infine, ma non meno importante, di dimostrare la superiorità maschile.
Leggi anche: Perugia chiama Germania, a Potsdam una panchina rossa contro la violenza sulle donne
Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 212 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni
Guarda foto e video e partecipa a concorsi per biglietti di concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram, Twitter e Telegram