Troppe risse, ora a Berlino per andare in piscina bisognerà mostrare un documento
Dopo le frequenti risse nelle piscine di Berlino, ora verrà imposto il controllo documenti
Per sventare nuove risse nelle piscine all’aperto a Berlino, l’amministrazione municipale ha imposto nuove misure di sicurezza. Tra queste, l’obbligo di prenotare online il biglietto di accesso alle piscine e di esporre un documento all’entrata. L’obiettivo è quello di rendere le piscine all’aperto più sicure per i visitatori, ma anche quello di venire incontro ai dipendenti che da tempo lamentavano condizioni lavorative inaccettabili.
I visitatori dovranno identificarsi prima di entrare in piscina
Dopo le risse che si sono verificate nei weekend ad inizio mese, giovedì il governo della città di Berlino ha annunciato nuove misure di sicurezza. Tali misure, già valide dal 15 luglio, prevedono innanzitutto la prenotazione online per accedere alle piscine. Inoltre, verrà sancito l’obbligo di esporre la carta d’identità insieme al biglietto, addirittura la patente o il badge studentesco.
Una scelta obbligata, dopo le risse tra più di 50 giovani che si sono verificate soprattutto al Columbiabad di Neukölln, ma che si erano verificate anche in altre piscine di Berlino all’inizio del mese. La piscina di Kreuzberg era rimasta chiusa per più di una settimana in attesa di nuove direttive.
La città ha inoltre dichiarato che in due piscine in particolare verranno installate delle videocamere di sorveglianza. Ove necessario, è prevista anche una stretta sorveglianza da parte delle guardie mobili della polizia. Le autorità hanno anche deciso che non sarà possibile, almeno per il momento, accedere agli scivoli e ai trampolini della piscina sia al Columbiabad sia a Pankow.
Il controllo dei documenti renderà le piscine più sicure e controllerà l’afflusso dei bagnanti
I nuovi controlli, annunciati giovedì dal sindaco di Berlino Kai Wegner e della senatrice dell’interno Iris Spranger, mirano anche ad evitare il sovraffollamento delle piscine. Questo rappresentava uno dei principali problemi per i dipendenti delle strutture, che lamentavano di essere un numero troppo limitato per poter controllare un flusso così elevato di persone, specialmente nel weekend.
Le misure di sicurezza dovrebbero infatti rendere le piscine più sicure per i bagnanti, ma anche aiutare i dipendenti a svolgere i controlli in maniera più capillare. Insieme ai controlli la senatrice assicura più assunzioni nel personale, dato che le disponibilità economiche, secondo quanto rilasciato, sono sufficienti per poter stipendiare più dipendenti di quanti ce ne siano attualmente.
“Molto spesso i rissosi sono dei recidivi, che terrorizzano i bambini e le famiglie. Non lo permetteremo più“, afferma Wegner, ora più che mai determinato a risolvere il problema. Il sindaco ha anche affermato che verranno implementati anche dei sistemi di sicurezza all’esterno, così da evitare che qualcuno scavalchi le recinzioni protettive.
La polizia di Berlino rifiuta la richiesta di sorveglianza permanente presso le strutture
Secondo quanto dichiarato dalla polizia di Berlino a Berlin TV, la piaga delle risse in piscina si ripropone ogni anno a Berlino. “Non ci vuole molto” afferma Benjamin Jendro, rappresentante della polizia di Berlino, “perché gli animi si accendano tra i più giovani”. Soprattutto se si pensa al contesto chiuso della piscina, dove le alte temperature sono spesso accompagnate dal consumo di alcol. Ma ciò non significa, secondo Jendro, che la polizia debba sorvegliare in maniera permanente questi luoghi pubblici. Anche il resto della città ha bisogno di controlli e non è ammissibile pensare di impiegare 100 agenti a bordo piscina, perché “ci sono degli addetti alla sorveglianza, e non siamo noi”, conclude il rappresentante della polizia.
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Immagine: Unsplash