Prima di Tinder: come si flirtava ai tempi del Resi
Quasi cent’anni prima della nascita di Tinder, delle app e dei siti d’incontro, a Berlino andava già di moda la posta pneumatica per flirtare inosservati nella penombra dei locali
Negli anni 20 del Novecento, la vita notturna dei giovani e delle giovani berlinesi, nonché dei numerosi turisti, soprattutto americani, si divideva principalmente tra due locali: il Residenz-Casino, meglio noto come Resi, e il Femina. Il Resi in particolare, sebbene di più piccole dimensioni, raggiunse l’apice della sua popolarità grazie all’introduzione della posta pneumatica. Se nelle altre grandi città europee questo tipo di sistema era usato per telegrammi e posta ordinaria, a Berlino i locali notturni lo proponevano come mezzo di comunicazione romantica tra i vari tavoli.
La moda nacque con il Resi che, oltre a 200 telefoni, aveva fatto installare una rete di tubi pneumatici che potessero collegare ogni angolo della grande sala da ballo. Il sistema era veramente semplice: bastava sedersi ad un tavolo, guardarsi intorno e appuntare il numero del tavolo a cui si era interessati. I numeri sui tavoli erano ben illuminati, così da essere visibili da ogni distanza. Poi si poteva scegliere se usare il telefono o la posta per flirtare.
La Rohrpoststation del Resi
La “stazione dei tubi pneumatici” permetteva a tutti i clienti del Resi, anche ai più timidi e imbarazzati, di divertirsi e conoscere nuove persone. Attraverso i tubi sospesi nella sala si potevano scambiare non solo bigliettini, ma anche veri e propri regali. Il Resi, infatti, proponeva un “menù” di piccoli oggetti da poter inviare: boccette di profumo, tagliasigari…. Era sufficiente scrivere il messaggio o scegliere il regalo e comunicare a quale tavolo spedire la posta. I tavoli, disposti intorno alla pista da ballo, erano forniti, oltre che di un telefono, di carta e di stilografiche, di un’estremità dorata da cui cadevano i biglietti. Se l’ospite del tavolo accendeva la luce rossa della lampada, questo significava che il contenuto del messaggio o il regalo erano stati accettati e invitavano a proseguire. Al contrario, se la luce ad accendersi era di colore blu si poteva tradurre con “Non disturbare”.
All’apice della popolarità del Resi, il sistema della posta pneumatica contava più di 300 stazioni e 2000 metri di tubi. L’invenzione del Resi si diffuse presto in altri locali di Berlino, tra cui il già citato Femina. Divenne così famoso che ben presto il sistema dei tubi pneumatici finì tra le pagine della guida turistica di John Chancellor “How to be happy in Berlin”, tra quelle del romanzo di John Lawton “Then we take Berlin” e nel libro di Ian McEwan “Lettera a Berlino”.
Gli ultimi anni del Resi
Con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale, il Resi fu costretto a chiudere e le lunghe notti all’insegna della danza e del flirt sembrarono giunte al termine. Ma il Residenz-Casino aprì nuovamente le porte nel 1951, in una nuova sede, non più nei pressi della centralissima Alexanderplatz, ormai territorio sovietico, ma questa volta nel quartiere di Kreuzberg. Niente sembrava cambiato: gli stessi telefoni privati sui tavoli, lo stesso sistema di posta pneumatica, gli stessi spettacoli. Tuttavia i sogni di molti giovani tedeschi, inglesi e americani divennero per sempre solo sogni quando, nel 1978, il Resi chiuse definitivamente.
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