Nuova sfida di Starbucks: il caffè con l’olio

Il colosso americano Starbucks sfida la tradizione italiana del caffè e propone la variante di espresso con l’olio d’oliva nei locali del Belpaese

Chi non ha mai provato il caffè con l’olio d’oliva? Questa è la nuova sfida di Starbucks, la nota catena di caffè statunitense, che ha aperto il primo locale italiano solo cinque anni fa a Milano. La variante è stata proposta proprio in Italia, patria del buon caffè ma anche dell’olio extravergine d’oliva, che viene esportato in numerosi mercati internazionali.

Starbucks e l’Italia

Nonostante l’Italia tenga particolarmente alla tradizione del caffè, Starbucks è noto anche sul suolo italiano. Nel 2018 ha aperto il suo primo locale a Milano, per poi inaugurare altri diciassette punti vendita. In prossima apertura un altro a Bari. Questo è un dato molto al di sotto dello standard europeo e americano, dove Starbucks è decisamente più diffuso.

 

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Le varianti del caffè

La tipologie di caffè non convenzionali proposte da Starbucks sono diventate note in tutto il mondo: latte macchiato e caramello o il mocaccino sono alcune delle varianti amate dalle nuove generazioni. Ma Starbucks ha voluto osare stavolta con l’Oleato. Il nome deriva dall’italiano “oliato” e sta a significare che un cucchiaino di olio di oliva si aggiunge all’espresso Martini e al latte di avena. L’idea è venuta ad Howard Schultz, presidente della multinazionale, che nel 1983 rimase colpito dalla cultura del caffè italiano. Durante il suo soggiorno in Sicilia si abituò a bere l’olio al mattino e per questo volle mischiare caffè e olio. Secondo lui l’olio migliora il sapore del caffè, che per il Berliner Zeitung ha un retrogusto “burroso“.

Solo i clienti potranno dire se l’idea di Starbucks è stata ancora una volta corretta, ma sicuramente i tradizionalisti del caffè storceranno il naso per questa nuova “invenzione”. Riuscirà Starbucks a rivoluzionare il palato degli italiani?

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Immagine di copertina: Pixabay