Morta l’ultima sopravvissuta del bunker di Hitler, all’epoca infermiera di 15 anni

È morta a 94 anni Johanna Ruf, l’ultima sopravvissuta del bunker di Adolf Hitler, luogo in cui il leader nazista trascorse i suoi ultimi giorni.

Johanna Ruf all’epoca aveva 15 anni ed era un’infermiera nel bunker di Berlino, dove il dittatore nazista Adolf Hitler trascorse i suoi ultimi giorni di vita. Nel 2017 la donna ha pubblicato il suo libro di memorie sulla permanenza nel bunker durante l’avanzata dell’Armata Rossa nel 1945. Stando a quanto riportato dal Berliner Zeitung, la Ruf ritenuta l’ultima sopravvissuta del bunker, noto come Führerbunker, è morta all’età di 94 anni.

Da ragazza la Ruf era parte della Gioventù hitleriana

Johanna Ruf nell’aprile 1945 era membro della Bund Deutscher Mädel, sezione femminile della Gioventù hitleriana. Si offrì volontaria per lavorare come infermiera durante gli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale, una volta interrotte le lezioni scolastiche a gennaio. La donna ha raccontato di aver lavorato in un bunker nella stazione di Anhalter, per poi assumere una posizione come infermiera sotto la Cancelleria del Reich, in un’area vicina al bunker di Adolf Hitler. La Ruf ha annotato i suoi pensieri e le sue esperienze nella “cittadella difensiva” (l’area intorno alla Cancelleria) e ha infine deciso di pubblicare una serie di memorie intitolate “A Slap For Little Goebbels” nel 2017.

In un’occasione schiaffeggiò uno dei figli di Goebbels

“Ogni giorno scrivevo qualcosa su dei pezzi di carta, poi lo annotavo su un quaderno ed infine lo battevo a macchina”, ha raccontato Ruf al Times. “Per molto tempo mi sono sentita in colpa per aver dato a Helmut, il piccolo Goebbels, un bello schiaffo in faccia. Era così sfacciato! Era un bambino troppo agitato.” Ho minacciato di dargli uno schiaffo.” “Lui mi rispose: allora fallo.” “Così lo feci.” “Alcune ore dopo, Helmut e i suoi cinque fratelli erano morti, avvelenati dalla madre Magda nel bunker”. Secondo il Berliner Zeitung, Ruf fu una delle ultime persone a vedere i figli di Goebbels, prima che venissero uccisi dai genitori nel bunker. Anche se non incontrò mai Adolf Hitler, la Ruf ha raccontato di aver visto il tristemente famoso ministro della propaganda, Joseph Goebbels, in visita all’ospedale per fare un discorso d’incoraggiamento al personale poco prima dell’arrivo dell’Armata Rossa.

“Goebbels ci disse che la vittoria finale era alle porte, ma alle porte c’erano solo i russi”

Wieland Giebel, editore della Ruf, spera che il libro possa fornire una visione di ciò che accadde realmente all’epoca. Il libro può considerarsi un documento su come possono i giovani crescere in una dittatura, e farsi coinvolgere”. Giebel ha aggiunto che si tratta anche di una prova importante per screditare le cospirazioni secondo cui Hitler sarebbe sopravvissuto. Nel libro infatti, la Ruf racconta che un medico le disse che Hitler si era ucciso e dei soldati ne avevano bruciato corpo.

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Immagine di copertina: Pixabay