Germania, più lavoratori qualificati per difendersi dalla crisi economica
Nonostante il peso della crisi economica renda lenta e affannosa la ripresa dell’economia tedesca, il mercato del lavoro rimane robusto e richiede più lavoratori
Come si legge nel comunicato stampa del 10 ottobre, il ministro dell’Economia e vice-cancelliere Robert Habeck ha affermato che, ora, “ll problema strutturale più urgente è la necessità di lavoratori specializzati e lavoratori”. Le aziende concorrono alla ricerca di lavoratori, l’industria manifatturiera ha carenze di manodopera, negozi e ristoranti devono limitare gli orari di apertura. A ciò si aggiunge un calo di cittadini tedeschi nell’occupazione, rimpiazzati da cittadini stranieri provenienti soprattuto da paesi non europei e dall’Europa orientale.
Potenziare il lavoro nazionale
Sul mercato del lavoro influisce anche, per la prima volta, il cambiamento demografico: l’occupazione dei cittadini tedeschi è in calo dall’inizio dell’anno e, di contro, aumentano cittadini stranieri – per lo più proveniente da paesi non europei e dall’Europa orientale – nei posti di lavoro. Per fronteggiare il problema, il ministro ha proposto in primis una miglioria al sistema interno: potenziare il lavoro nazionale attraverso la qualificazione e cercare di garantire ai lavoratori un maggiore equilibrio tra lavoro, famiglia e cura.
Aiuti dall’esterno
In secondo luogo però, è inconfutabile l’apporto dell’immigrazione al sistema economico della Germania, che permette di coprire la continua domanda di manodopera. In questo senso, è stata approvata la legge sull’immigrazione di lavoratori qualificati. Questo significa garantire asilo e una migliora tassabilità ai rifugiati in modo più coerente e veloce, ha asserito Habeck.
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