Nonostante il virus, Berlino restaura un suo storico edificio

Nonostante il Covid-19 che sta piegando l’Europa e non solo, in Germania, alcuni piani commerciali ed economici cercano di sopravvivere e continuare per la loro direzione

E’ il caso della conversione del Karstadt in Hermannplatz. L’azienda prevede di demolire quasi completamente il grande magazzino per circa 450 milioni di euro e di ricostruirlo nello stile di un grande magazzino anni Venti. L’attuale crollo delle vendite non dovrebbe influire sui piani. Il proprietario Karstadt Signa ha annunciato la volontà di voler continuare con i lavori e con il progetto. La pianificazione e lo scambio con i politici, le autorità, i dipendenti della Karstadt, i vicini e i residenti sono proseguiti “senza restrizioni”. L’obiettivo è quello di avere una “procedura di partecipazione coordinata e tempestiva” coordinata dal distretto di Friedrichshain-Kreuzberg. Nel complesso, la crisi del Covid-19 non sembra aver comportato ritardi nei progetti originari. I lavori di progettazione e costruzione proseguono senza restrizioni nel rispetto delle norme di legge.

Il calo dell’economia tocca anche i nomi più grandi

Mercoledì scorso, Galeria Karstadt Kaufhof ha annunciato che, insieme ai suoi oltre 28.000 dipendenti, avrebbe dovuto cercare soccorso. Questa procedura protegge le imprese in crisi dall’accesso dei creditori senza che le imprese debbano già presentare una domanda di insolvenza. Secondo le sue stesse dichiarazioni, Galeria Karstadt Kaufhof ha perso più di 80 milioni di euro di vendite ogni settimana dal 18 marzo a causa della chiusura dei grandi magazzini. Entro la fine di aprile, la perdita di fatturato supererà il mezzo miliardo di euro. In ogni caso, nel nuovo progetto, Signa promette un mix di spazi commerciali, appartamenti “economici”, camere per un asilo per bambini, club, locali e un centro medico. Ancor prima del Covid-19, a mettere i bastoni tra le ruote al progetto di Signa era stato lo stesso ufficio distrettuale di Friedrichshain-Kreuzberg. Il piano dell’edificio monumentale appare infatti poco appropriato.

Coronavirus in Germania: quarto paese al mondo per numero di contagi dopo USA, Italia e Spagna secondo il bollettino di giovedì sera

80794: è il numero ufficiale di casi di contagio da Coronavirus in Germania giovedì 2 aprile secondo la Johns Hopkins University. La nazione ha superato la Cina (84.464) e segue solo Stati Uniti (245.559), Italia (115.242) e Spagna (112.065). Se si parla di decessi invece è settima con 1107 dopo Stati Uniti, Cina, Italia, Spagna, Francia, Iran, Gran Bretagna e Paesi Bassi. Giovedì in Germania si sono registrati 6813 nuovi contagi (vicino al picco di 6933 del 27 marzo) e 176 decessi (nuovo valore più alto). A Berlino, dopo due giorni di accese discussioni in Senato, è stato approvato un catalogo di sanzioni per chi trasgredisce le norme vigenti. Si va dai 10 ai 100 € per chi è in giro senza ragioni credibili o fuori dalle sue documentabili aree di interesse (lavoro, casa) ad una forbice tra i 500 e 2500 € per chi organizza eventi. Alte anche le multe per negozi o case vacanze che continuano ad operare (dai mille ai 10mila euro). Per il sindaco Müller la lotta contro il virus «sarà ancora lunga».

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Immagine di copertina: © Pixabay – CCO