La Germania farà entrare lavoratori stranieri per i raccolti agricoli

Dopo l’allarme per la chiusura dei confini data l’emergenza Covid-19, in Germania è stato deciso di far entrare i lavoratori agricoli stranieri per la consueta raccolta annuale

Il governo tedesco ha raggiunto giovedì un accordo che consente ai lavoratori stagionali stranieri di poter entrare in Germania per lavorare nella raccolta di frutta e verdura. La decisione arriva dopo una precedente dichiarazione del governo tedesco che si era espresso a favore del divieto d’ingresso ai lavoratori stagionali provenienti dall’estero. Tale misura era stata utilizzata per limitare la diffusione del Coronavirus. Invece, circa 40.000 lavoratori stranieri potranno lavorare per il settore agricolo tedesco nei mesi di aprile e maggio. La scelta iniziale del governo aveva di fatto lasciato gli agricoltori in Germania con una potenziale e grave carenza di manodopera per il consueto raccolto. «Una notizia importante e buona per i nostri agricoltori», ha dichiarato il Ministro tedesco dell’Agricoltura, Julia Klöckner. Sono previste inoltre anche delle misure destinate ad alleggerire la procedura burocratica rispetto all’assunzione dei nuovi lavoratori stagionali. Queste consentirebbero ai lavoratori disponibili di lavorare per un periodo maggiore di tempo. Ad esprimersi a riguardo è stato anche il Ministro degli Interni, Horst Seehofer, che ha definito il lavoro del governo tedesco «un modo per conciliare la protezione della salute della popolazione e la sicurezza dei raccolti».

Ogni anno arrivano per la raccolta circa 300.000 lavoratori stagionali

Sono circa 300.000 i lavoratori stagionali stranieri che arrivano in Germania annualmente per aiutare gli agricoltori tedeschi nella raccolta dei prodotti di stagione. Tra questi fragole e asparagi, particolarmente apprezzati dai consumatori. La grande maggioranza della manodopera straniera viene principalmente dalla Polonia e dalla Romania. Con l’accordo recentemente elaborato, i lavoratori stranieri dovranno recarsi in Germania viaggiando in aereo e i datori di lavoro dovranno effettuare dei controlli sanitari al loro arrivo in suolo tedesco. Inoltre, i lavoratori stagionali dovranno vivere e lavorare separatamente dagli altri dipendenti per un periodo di 14 giorni, per verificare l’eventuale contagio da Covid-19, e non gli sarà consentito lasciare gli ambienti dell’azienda. Durante il turno di lavoro bisognerà anche prendere le necessarie misure di prevenzione come la distanza sociale, e quando non sarà possibile, dovranno utilizzare maschere e guanti.

Coronavirus in Germania: quarto paese al mondo per numero di contagi dopo USA, Italia e Spagna secondo il bollettino di giovedì sera

80794: è il numero ufficiale di casi di contagio da Coronavirus in Germania giovedì 2 aprile secondo la Johns Hopkins University. La nazione ha superato la Cina (84.464) e segue solo Stati Uniti (245.559), Italia (115.242) e Spagna (112.065). Se si parla di decessi invece è settima con 1107 dopo Stati Uniti, Cina, Italia, Spagna, Francia, Iran, Gran Bretagna e Paesi Bassi. Giovedì in Germania si sono registrati 6813 nuovi contagi (vicino al picco di 6933 del 27 marzo) e 176 decessi (nuovo valore più alto). A Berlino, dopo due giorni di accese discussioni in Senato, è stato approvato un catalogo di sanzioni per chi trasgredisce le norme vigenti. Si va dai 10 ai 100 € per chi è in giro senza ragioni credibili o fuori dalle sue documentabili aree di interesse (lavoro, casa) ad una forbice tra i 500 e 2500 € per chi organizza eventi. Alte anche le multe per negozi o case vacanze che continuano ad operare (dai mille ai 10mila euro). Per il sindaco Müller la lotta contro il virus «sarà ancora lunga».

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 Immagine di copertina: © Pixabay – CC0