Cose che ho imparato a NON fare a Berlino

A Berlino ci sono sicuramente moltissime cose da fare, ma ce ne sono anche altre da evitare.

Se volete godere a pieno la vostra esperienza a Berlino, sicuramente le attività da fare non vi mancheranno. Ma ce ne sono anche altre che non vanno fatte. Lo sapevate che in una metropoli come Berlino non si può fare compere la domenica? E che molto spesso non si può pagare con la carta? Vi racconto un po’ di cose imparate a mie spese.

Aspettare la domenica per fare la spesa

Questo insegnamento deriva dal mio primo approccio a Berlino, che non è stato del tutto piacevole. Arrivo nel mio agognato appartamento, finalmente certa del fatto che esista davvero e non sia una truffa ben architettata su WG-Gesucht. Sono reduce da 13 ore di treno e tutto ciò che desidero è farmi una doccia e stendermi a letto. Qui sorge un problema: nell’appartamento non ci sono né asciugamani né lenzuola. Problema facilmente risolvibile, mi dico, sono le 15 ed ho tutto il tempo di andare in un negozio a comprarli. Ingenuamente non considero che sono le 15 di una domenica. La domenica praticamente tutti i negozi di Berlino sono chiusi. Quindi il mio primo ammonimento è quello di non rimandare mai le compere alla domenica, se non volete ritrovarvi ad utilizzare asciugamani per neonati comprati nell’unico negozio aperto come ho fatto io quel giorno.

Pensare di visitare i musei il lunedì

Volete iniziare una settimana all’insegna della cultura? Fatelo dal martedì in poi. Un altro giorno di chiusura da segnare in agenda è infatti il lunedì: difficilmente troverete dei musei aperti. Sicuramente tutti quelli appartenenti al complesso dell’Isola dei Musei sono aperti dal martedì alla domenica, dunque se avete programmato una visita il lunedì dovrete rimandarla. Se ne possono trovare alcuni ribelli che invece sono visitabili il primo giorno della settimana, come le esposizioni dell’Humboldt Forum.

Buttare le bottiglie

Imparerete presto che l’acqua in Germania ha un costo altissimo. Ciò è dovuto anche al fatto che sulle bottiglie di plastica si paga il Pfand, un deposito che viene restituito portando la bottiglia in supermercato ed inserendola nelle apposite macchinette. La macchinetta restituisce uno scontrino con la cifra che avete ottenuto. Quindi conservate le bottiglie, soprattutto se siete studenti come me! Inoltre, se siete per strada e non avete voglia di tenere la bottiglia con voi per il resto della giornata, evitate comunque di buttarla nell’immondizia. L’usanza è quella di lasciarla nei pressi dei bidoni dell’immondizia, ma fuori, a portata di mano per tutte le persone bisognose che le raccolgono per guadagnarci qualcosa.

Parlare a voce alta sui mezzi pubblici

Un altro insegnamento che ho ricevuto a mie spese è arrivato dall’autista di un autobus. Salgo sull’autobus e mi siedo nel posto direttamente dietro al conducente. É il giorno del mio compleanno, dunque ricevo una telefonata dai miei genitori che vogliono farmi gli auguri. Da brava italiana, parlandoci faccio un po’ di caciara. Ciò viene apprezzato da alcuni ragazzi italiani, che provano ad indovinare da che zona derivi il mio dialetto. Non piace però all’autista, che mi chiede con tono autoritario di abbassare il volume della voce. Scopro così che parlare a voce alta sui mezzi pubblici è considerato maleducazione, quindi vi sconsiglio di farlo per evitare occhiatacce dagli altri passeggeri.

Mancare di rispetto all’omino del semaforo

L’Ampelmann è uno dei simboli di Berlino e chi sono io per non fotografarlo al primo incrocio che vedo? Noto anche che le strisce pedonali sono molto particolari qui, nel senso che non sono propriamente le strisce orizzontali su cui camminiamo in Italia. Le uniche strisce presenti delimitano l’area entro cui attraversare. Non vedrete praticamente mai qualcuno varcare quell’area se l’Ampelmann è rosso. Se lo fate, oltre ad essere giudicati come pessimi soggetti morali dai passanti, rischiate anche una multa. Io personalmente ho smesso di farlo, anche se la mia scelta non riguarda la coscienza morale, in realtà. Un giorno ho attraversato con il rosso ed un ragazzo mi ha sgridata, specificando poi che lo aveva fatto solo per avere una scusa per parlarmi ed avere il mio numero. Non mi allettava particolarmente l’idea di uscire con uno sconosciuto che mi ha approcciata ad un semaforo, ma se voi siete curiosi vi lascio libera scelta.

Rimanere senza contanti o prelevarli nel primo ATM che si trova

Un insegnamento positivo che mi sento di darvi è: gli Späti vi salveranno spesso. Sono piccoli negozi aperti fino a tardi, a volte anche 24h, che vendono cibo, bevande, tabacco e molto altro. Avete bisogno di una birretta da bere al parco? Di qualcosa con cui riempire lo stomaco? Avete finito le sigarette proprio prima di iniziare la serata? Vi servirà solo una cosa: contanti. La maggior parte degli Späti infatti non accetta la carta. In generale, nonostante Berlino sia una metropoli, non fatevi ingannare: il POS si trova meno spesso di quanto pensiate. Dunque, non dimenticatevi di prelevare. Attenzione però: prelevare nel primo ATM che trovate non è un’ottima idea. Infatti molti ATM, spesso quelli all’interno dei suddetti Späti, si tengono anche 5 euro di commissione. Quindi il consiglio è evitare di prelevare da ATM casuali. I migliori sono gli Sparkasse, riconoscibili facilmente dalla S rossa luminosa.

 

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