Caso Rammstein: PM di Berlino archivia il procedimento
Il Pubblico Ministero di Berlino archivia il caso Till Lindemann. “Ringrazio coloro che hanno atteso” scrive il cantante
Martedì 29 agosto è arrivata la conferma delle autorità: l’indagine sui presunti reati sessuali (violenza sessuale, abuso sessuale, stupro) e violazione della legge sugli stupefacenti da parte di Till Lindemann, frontman dei Rammstein, non ha portato ad alcuna svolta. Il procedimento è stato archiviato per mancanza di prove. Le presunte vittime non si sono rivolte alle autorità e hanno poi rifiutato di testimoniare, rimanendo nell’anonimato. Pertanto, non c’era modo di dimostrare la veridicità delle accuse. Le autorità non hanno avuto la possibilità di verificare la credibilità delle presunte vittime e delle dichiarazioni.
L’inizio delle indagini
Il caso è scoppiato dopo la pubblicazione di un post su X (ex Twitter) da parte di una giovane donna irlandese di nome Shelby Lynn. La donna affermava di essere stata drogata e molestata da Lindemann ad un aftershow party dopo il concerto del gruppo metal a Vilnius. Dopo questa dichiarazione, altre donne si sono fatte avanti, tra cui Kayla Shy con un video postato su YouTube in cui descriveva un’esperienza simile. Anonimamente, altre donne avrebbero mandato le loro esperienze ad alcune testate giornalistiche.
Bruising including what seems to be finger marks from being grabbed maybe. I don’t know when these bruises happened because I was so off my head under the influence of something. This is from the night of and morning after #shelbys69666 #rammstein pic.twitter.com/wvv4fwDB16
— Shelby Lynn (@Shelbys69666) May 25, 2023
L’archiviazione
Le indagini erano iniziate a giugno, ma dopo un’attenta valutazione delle prove disponibili, il PM di Berlino ha annunciato che non è emerso alcun indizio per cui l’indagato abbia compiuto atti sessuali su donne non consenzienti, abbia somministrato droghe o abbia sfruttato uno squilibrio di potere su minorenni. Non è stato neanche possibile verificare l’accusa di abuso sessuale su una ragazza di 15 anni: la giovane ha volto rimanere nell’anonimato e, di conseguenza, non è stata possibile interrogarla.
La tour manager, Alena Makeeva, era stata accusata di selezionare e portare giovani donne e ragazze nel backstage dei concerti. Anche qua, l’accusa è caduta poiché non sono stati trovati indizi di comportamenti penalmente rilevanti, dunque il procedimento è stato archiviato.
I ringraziamenti di Lindemann
Subito dopo il comunicato stampa della Procura, Till Lindemann ha commentato la decisione di interrompere le indagini su di lui. Così, il cantante ha pubblicato delle storie sul suo profilo Instagram: la prima, un screenshot del comunicato stampa con link allegato, la seconda è invece il ringraziamento rivolto alle persone che hanno atteso la fine delle indagini, scrivendo “Ringrazio tutti coloro che hanno atteso in modo imparziale la fine delle indagini”.
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