Berlino: nuovi sviluppi sulla frode artistica da 1,5 milioni di euro
Stampe digitali senza valore vendute per 1,5 milioni di euro come i capolavori di Helmut Newton e altri artisti di fama internazionale. Compare un uomo morto tra i presunti colpevoli della frode
Mettono in vendita stampe senza alcun valore spacciandole per capolavori artistici. L’operazione va avanti tra il 2020 ed il 2021 e porta ad una vendita da 1,5 milioni. In seguito la frode artistica viene scoperta ed i sospettati messi sotto processo. Il processo inizia quest’anno e nelle ultime settimane sono emersi nuovi sospettati.
Vendevano fotografie d’arte contraffatte come opere di artisti internazionali
Tra il 2020 ed il 2021 vengono messe in vendita stampe fotografiche dalla collezione della presunta Nina Brenninkmeijer. La collezione vantava opere di famosi artisti della fotografia come Cindy Sherman, Helmut Newton, Nan Goldin e Robert Mapplethorpe. Firme degli artisti, informazioni sulla provenienza e francobolli, accompagnavano le opere. Peccato che fosse tutto falso. Non esiste alcuna Nina Brenninkmeijer. I suoi documenti falsi erano stati creati da una banda di truffatori che sembra comprendere principalmente tre personaggi: Stephan W., Arnold V. e Denis M.
I truffatori cercavano di vendere fotografie d’arte contraffatte, con firme artistiche, timbri e indicazioni di provenienza falsi. I casi indagati di tentata frode sono 8, ma solo un caso è completamente riuscito. Gli altri acquirenti approcciati dalla banda, insospettiti, si erano tirati indietro. «Sono l’unico idiota che ha pagato» afferma l’uomo che ha comprato per 1,5 milioni di euro delle stampe senza valore.
Stephan W. e gli altri sono accusati di frode artistica
Nel 2023 è iniziato il processo. Si sospettava che Stephan W. fosse il capo della banda. Egli ha dei precedenti penali, di cui l’ultimo risale a 13 anni fa. Il 55enne è attualmente indagato a Monaco per accuse di frode in materia di investimenti. Era inoltre diventato famoso per aver procurato all’ex stella del tennis Boris Becker un passaporto diplomatico della Repubblica Centrafricana, poi rivelatosi falso.
Stephan W. è accusato, assieme ad Arnold V., di frode di gruppo, violazione della legge sul copyright e falsificazione di documenti. Denis M. è poi accusato di favoreggiamento ed altre due persone risulterebbero coinvolte per riciclaggio di denaro. Dalle indagini, però, inizia ad emergere che Stephan potrebbe non essere il centro della banda, ma piuttosto un intermediario che aveva contatti con possibili acquirenti.
Compare un nuovo personaggio tra i presunti colpevoli della frode
Recentemente sono emerse nuove testimonianze. È stato, infatti, interrogato Timo F., 51enne conosciuto come “truffatore milionario”. L’ufficio del pubblico ministero di Berlino sta conducendo un’indagine contro Timo F., sospettato di aver cercato di vendere foto false dal 2019. Nella sua testimonianza, egli suggerisce che la mente dietro alla frode artistica non fosse Stephan, ma Thomas H. Anche Stephan stesso ha fatto questo nome, dicendo che fu proprio Thomas H. a chiedergli di procurargli dei clienti.
Tutti questi truffatori utilizzano nomi in codice. Thomas H. dovrebbe corrispondere a Tom Schöller. Quest’uomo, però, non potrà fornire la sua testimonianza né essere indagato, perché è morto nel 2021.
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immagine: pexels