Berlino, aggressione con coltello a due bambine in gravi condizioni
Due bambine accoltellate nel cortile di una scuola: l’aggressore ricoverato in un ospedale psichiatrico, una delle vittime in pericolo di vita
Mercoledì 3 maggio, intorno alle 15.10, si è consumata la tragedia nel cortile della Evangelische Schule a Neukölln. Un 38enne tedesco, munito di un coltello da cucina, ha ferito gravemente due bambine di 7 ed 8 anni. Una delle due è ancora in pericolo di vita. L’autore dell’aggressione ha confessato, ma sono ignote le ragioni dell’efferato gesto. La Procura di Berlino ritiene che sia affetto da disturbi mentali accentuati dall’uso di droghe. Al momento, pertanto, è ricoverato in un ospedale psichiatrico.
L’aggressione nel cortile della scuola
Come ha confermato la polizia alla stampa, il crimine ha avuto luogo nel pomeriggio del 3 maggio, poco dopo le 15, nel cortile della scuola elementare e secondaria di primo grado di Mainzer Straße, nel quartiere Neukölln. Secondo il racconto dei testimoni, l’aggressore, dopo aver tranquillamente fumato una sigaretta, avrebbe scavalcato la recinzione dell’edificio ed attaccato le bambine, una di 7 e l’altra di 8 anni, che si trovavano attorno al tavolo da ping pong nel giardino scolastico.
Giunti sul posto dopo aver ricevuto una chiamata di emergenza, gli agenti della polizia hanno arrestato il malvivente, il quale non ha opposto alcuna resistenza. Pare, infatti, che l’aggressore stesse aspettando il loro arrivo. L’arma è stata sequestrata.
I vigili del fuoco hanno assistito le due vittime che sono state trasportate all’ospedale Virchow da un elicottero di soccorso. Due insegnanti li hanno seguiti in auto per stare vicino alle bambine ferite. Poiché non si poteva escludere che l’autore avesse uno o più complici, le squadre antisommossa, pesantemente armate di mitragliatrici, hanno accuratamente perlustrato l’edificio, mentre gli altri bambini sono stati trattenuti nelle rispettive aule fino alle 17, quando sono stati condotti all’esterno dagli agenti. Molti piangevano per lo shock e sono stati consolati dai genitori. Si stima che i bambini che hanno assistito all’aggressione siano stati una trentina, e si trovavano nell’edificio per frequentare il doposcuola.
Il criminale ha ammesso il reato, ma le motivazioni di un tale atto brutale non sono chiare, anche perché sembra che l’uomo non conoscesse le due piccole e le loro famiglie.
Le condizioni delle vittime sono stabili, ma la bimba di 8 anni è ancora in pericolo di vita.
“Un caso assolutamente isolato e una tragedia”
Ieri il giudice istruttore, su richiesta dell’ufficio del pubblico ministero, ha disposto il ricovero temporaneo del 38enne presso l’ospedale psichiatrico Maßregelvollzug, anziché la detenzione preventiva in carcere. L’accusa è di tentato omicidio colposo e lesioni personali gravissime, ma l’uomo, tedesco e residente a Berlino, avrebbe manifestato sintomi di una malattia mentale, probabilmente degenerata per via di un uso massiccio di stupefacenti.
Secondo le informazioni raccolte dal Tagesspiegel, l’uomo aveva già attirato l’attenzione per altri reati in passato, tra cui insulti, piccoli furti ed insolvenze fraudolente. Negli ultimi anni si era fatto notare in pubblico con comportamenti definiti “strani”, ma “non è emerso che fosse incline ad atti violenti”, ha dichiarato il portavoce della procura Sebastian Büchner. Tuttavia, al momento dell’arresto, l’uomo “ha dato l’impressione di essere fuori di sè”, ha aggiunto.
La senatrice dell’Istruzione Günther-Wünsch ha affermato che l’attacco è stato “un caso assolutamente isolato e una tragedia”.
“Siamo preoccupati per i bambini e i colleghi che erano presenti al momento del crimine. Dobbiamo anche supporre che i membri della nostra comunità scolastica che non erano presenti siano anch’essi in grave stato di shock“, ha annunciato giovedì sul sito web il direttore della scuola, Thorsten Knauer-Huckauf. La scuola chiede, quindi, alla stampa di “non contattare gli alunni o il nostro personale con domande oggi o in futuro”.
L’Evangelische Schule è rimasta aperta ieri ed oggi, ma soltanto come “luogo di incontro”, per confortarsi e riflettere insieme. A disposizione di studenti, insegnanti ed educatori, vi sono squadre di intervento, composte da psicologi, terapeuti e pastori protestanti.
L’edificio sarà sorvegliato da agenti della polizia questa settimana e la prossima. Si stanno considerando anche controlli di sicurezza a lungo termine.
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Immagine di copertina: Pixabay