A Berlino una nuova truffa ai danni degli automobilisti

Berlino, nuovo tipo di truffa colpisce gli automobilisti. Auto sequestrate e multe salate da un’azienda fittizia.

Diversi sfortunati automobilisti, ben 58,  sono stati vittima di un nuovo tipo di truffa a Berlino. Una “società di rimorchio” chiamata Yana GmbH avrebbe sequestrato illegalmente diverese auto parcheggiate e poi chiesto il pagamento di una salata multa per riaverle indietro.

Il primo episodio di truffa ha avuto luogo all’inizio di Giugno 2023

Stando all’emittente tedesca rbb, il primo colpo della Yana GmbH sarebbe stato all’inizio di Giugno, quando un berlinese di nome Georgi Komitov tornato al parcheggio, vede che la sua auto è sparita. Dopo aver contattato la polizia, Komitov scopre che la sua auto è stata rimorchiata e gli fornisce il numero di telefono dell’azienda in questione. Dopo essersi messo in contatto con Yana, raggiungibile solo via WhatsApp, si è visto chiedere il pagamento di 476 euro per sapere dove si trovasse la sua auto.

Si tratta a tutti gli effetti di un sequestro di auto ben architettato

Nel dubbio su cos’altro fare, Komitov ha pagato la multa, ma si è sentito come se ci fosse qualcosa che non quadrava. Dal momento che la sua auto era parcheggiata nel parcheggio di un supermercato quando è stata rimossa, è riuscito a dimostrare che non era mai stata presentata una richiesta ufficiale di rimozione. In quel momento la truffa è stata chiara.

Prima di essere scoperti, i ladri, avrebbero sequestrato un totale di 58 automobili

La polizia ha infine ricontattato Komitov per dirgli che non aveva perso il senno. Yana GmbH infatti aveva bazzicato il quartiere di Spandau per la prima settimana di Giugno, sequestrando un totale di 58 auto per un elevato costo di riscatto. La polizia sta ora avvertendo gli automobilisti berlinesi di controllare gli eventuali avvisi di multa elevati che ricevono.

Un’altra vittima della truffa sarebbe un’infermiera di 22 anni

All’uscita dell’appartamento del fidanzato, in Spandauer Heerstraße, una sera di inizio Giugno, l’infermiera Chantal T. non trova più la sua Opel. La 22enne aveva parcheggiato davanti a un condominio – non proprio correttamente, dal momento che i posti auto degli inquilini erano occupati- ma un po’ di fianco. La presunta società, Yana GmbH risponde solo tramite messaggi WhatsApp. Dopo averla contattata, Chantal T. è stata invitata a pagare 476 euro tramite bonifico in tempo reale per la divulgazione della posizione. Nello stesso modo sarebbe sparita anche l’auto del suo vicino. La ragazza si è quindi rivolta alla polizia.

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