La Germania è ripiombata improvvisamente nella Guerra Fredda

La Germania prende finalmente una posizione chiara rispetto alla guerra: Scholz invierà rifornimenti di armi e missili all’Ucraina

“Ci batteremo per un’Europa libera e giusta. La difenderemo“. È così che ha esordito il cancelliere tedesco Olaf Scholz con il suo discorso al parlamento tedesco questo weekend, ricevendo una standing ovation da quasi tutti i gruppi parlamentari. Dopo giorni di manovre, il governo federale ha finalmente definito la sua posizione rispetto all’attuale crisi internazionale. Per giorni la Germania è rimasta in una posizione più neutrale rispetto ai suoi alleati in Europa. Mentre i capi di governo degli Stati Baltici e dei Paesi Bassi imploravano lo stato tedesco di avere il consenso per fornire a Kiev equipaggiamenti militari di fabbricazione tedesca, la Germania era ancora titubante. Sabato sera il cancelliere Scholz ha affermato che fornirà all’Ucraina armi e missili. Da quel momento in poi sono state definite sanzioni che mirano ad attenuare l’aggressione russa.

Le sanzioni annunciate dal governo federale tedesco e non solo

Olaf Scholz ha risposto all’operazione russa, prendendo ferrei provvedimenti. Il cancelliere ha dichiarato che investirà 100 miliardi di euro nell’esercito (Bundeswehr). Accogliendo le proposte dei suoi partner dell’Europa orientale e degli Stati Uniti, ha affermato che almeno il 2% del prodotto interno lordo confluirà nella difesa interna e che i fondi aumenteranno di anno in anno. La Germania, con le sue azioni, ha inoltre indotto altri paesi a prendere posizione. Il presidente Ignazio Cassis ha affermato che la Svizzera romperà la sua storica neutralità. “Neutralità non significa indifferenza“: oggi la Svizzera congelerà una serie di beni detenuti dai cittadini russi. Lo stato tedesco inoltre si trova nella posizione di fronteggiare anche il grave problema del blocco delle esportazioni di grano, di cui Russia e Ucraina rappresentano un terzo delle forniture mondiali. Ne sentiranno le conseguenze soprattutto le persone in Africa, Asia e Medio Oriente. Gli aiuti in questo senso saranno presto necessari.

L’Europa sta affrontando una crisi storica

Putin ha fatto piombare l’Europa in una crisi storica: ne pagano già le conseguenze persone in ogni parte del mondo. Tuttavia, le sue azioni drastiche, hanno di certo avuto un risvolto positivo sul vecchio continente. I paesi europei hanno capito l’importanza di rivendicare il valore della libertà con più determinazione ed unione. Forti sono anche i movimenti interni russi contro il presidente: “Il putinismo è condannato, perché è il nemico della libertà, il nemico della democrazia”, ha affermato Vladimir Sorokin, importante scrittore russo.

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Immagine di copertina: foto di Marianna Giuliano.