Uno studio sui tedeschi mostra che si può avere una forte morale anche senza l’ora di religione

L’abolizione dell’obbligo dell’educazione religiosa nelle scuole tedesche sta avendo ripercussioni sulle scelte religiose ma non sulla moralità degli studenti

Uno studio dell’università di Monaco ha rivelato che l’abolizione delle lezioni di religione obbligatorie nelle scuole ha intaccato il senso religioso degli studenti. I ricercatori hanno utilizzato la Germania come caso studio per indagare il ruolo delle scuole nei comportamenti religiosi della popolazione. La costituzione tedesca aveva introdotto l’obbligo di educazione religiosa nelle scuole tedesche nel secondo dopoguerra per poi revocarlo negli anni ’70. Oggi gli studenti possono scegliere se ricevere lezioni di religione secondo le loro preferenze confessionali o più generali lezioni di etica. La ricerca dimostra che mentre i momenti di preghiera individuale e comunitaria sono sensibilmente diminuiti negli ultimi decenni, i principi e la visione politica degli ex-studenti non hanno risentito negativamente della svolta secolarizzatrice. Parallelamente, anzi, la riforma ha causato un aumento della partecipazione al mercato del lavoro, una diminuzione dei matrimoni e della disparità di genere.

Può l’educazione religiosa nelle scuole cambiare le attitudini delle persone?

L’istituto per la ricerca economica dell’università di Monaco ha recentemente pubblicato un articolo sulla riforma dell’insegnamento della religione in Germania. L’obiettivo dello studio? Capire se l’educazione religiosa a scuola possa incidere sul senso etico degli studenti.

Dopo aver studiato il comportamento religioso e sociale degli ex-studenti, i ricercatori hanno riscontrato una sempre più estesa preferenza collettiva per l’ateismo. Questo si rileva soprattutto nella ridotta frequenza dei luoghi di culto, della preghiera individuale e dell’associazione alla chiesa come istituzione, specialmente in ambito cattolico. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, però, la mancanza di un marcato senso religioso non ha messo a repentaglio la moralità della fascia della popolazione in esame, anche se la riforma ha comunque avuto un forte impatto sulla loro vita extra-religiosa. Tanto è vero che oggi i tedeschi tendono a difendere di più la parità di genere, a sposarsi di meno e a fare meno figli, e a dedicare più tempo ed energie al lavoro. Da qui l’unico “effetto collaterale,” e cioè una leggera tendenza al materialismo per quello che gli studiosi definiscono un “effetto di sostituzione” delle priorità.

Educazione religiosa in Germania, un breve cenno storico

Il tema della religiosità e dell’educazione religiosa in Germania ha una storia lunga e estremamente interessante. In origine fu la consapevolezza dell’importanza morale della dimensione religiosa nella vita delle persone che portò all’introduzione dell’integrazione delle lezioni di religione nei curricula scolastici  nel secondo dopoguerra. Se inizialmente i corsi erano solo di religione cattolica e protestante, negli ultimi anni le scuole hanno incominciato a includere anche l’opzione della religione islamica. La riforma degli anni ’70 ha rappresentato una svolta e le scuole hanno proposto lezioni sostitutive di etica per fornire un sistema valoriale fondamentalmente slegato dalle varie confessioni. A Berlino, per esempio, si insegna religione e “Weltanschauung” (visione del mondo).

Il senso religioso nella Germania di oggi

Oggi il panorama delle religioni in Germania è tanto variegato quanto precario. Mentre la maggior parte della popolazione è ancora Cattolica o Protestante, anche i ranghi di queste chiese si stanno progressivamente assottigliando. Più in generale, il numero dei tedeschi che considerano la religione una parte fondamentale della propria vita è in continuo declino. Le recenti statistiche documentano che circa il 61% dei tedeschi ritengono la religione poco o affatto importante per la loro vita, anche se i dati variano a seconda dell’area geografica e della fascia d’età. In particolare, la Germania orientale è in media meno devota della Germania del Sud e dell’Ovest. I giovani, invece, sono meno drastici degli adulti nella valutazione del ruolo della fede nella loro vita e in molti hanno rivalutato il ruolo della religione durante i mesi della pandemia.

 

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