Le università tedesche formeranno 5mila infermier* da Paesi africani ogni anno
La Koblenz University di scienze applicate in Germania sta collaborando con istituzioni africane per formare ogni anno 5.000 infermieri e infermiere provenienti dall’Africa orientale.
Il mercato del lavoro tedesco è sempre più caratterizzato da una diffusa scarsità di manodopera qualificata. La professione infermieristica è uno dei settori più colpiti dalla carenza di manodopera e il reclutamento di infermieri dall’estero è un’opzione per aumentare la forza lavoro in Germania. Per questo la Koblenz University sta collaborando con istituzioni africane nell’ambito di un progetto che ha come obiettivo quello di indagare sul tipo di strutture e processi che dovrebbero essere istituiti per preparare ogni anno 5.000 giovani dell’Africa orientale per un apprendistato come infermiere in Germania.
Il progetto e gli obiettivi
Durante la fase pilota del progetto, l’Equip Africa Institute con sede in Kenya, un istituto tecnico affiliato alla Mount Kenya University, recluterà e formerà 60 professionisti del settore infermieristico a partire da gennaio 2023. Al termine della formazione, i tirocinanti otterranno un certificato di assistente sanitario tedesco prima di intraprendere un apprendistato di tre anni in Germania. Per essere ammessi al programma, i candidati devono essere in possesso di un titolo di studio secondario superiore KCSE C+ (Kenya Certificate of Secondary Education) e di un certificato di conoscenza della lingua tedesca di livello B2. Devono inoltre superare un test attitudinale somministrato da Arbquest, una società di test psicometrici. Anche coloro che hanno un titolo di studio inferiore a KCSE C+ possono essere presi in considerazione in base alla conoscenza della lingua tedesca. A coloro che completeranno con successo il programma sarà garantito un apprendistato presso un’istituzione sanitaria tedesca. Gli ospedali poi garantiranno loro un visto e un permesso di lavoro, ha spiegato Christian Lebrenz, coordinatore del programma.
Perché il Kenya?
A parere della Koblenz University, il Kenya è l’ideale come fonte di apprendisti. Infatti esso ha un bacino di lavoro sufficientemente ampio, con una popolazione di 51,4 milioni di abitanti e una crescita annua della popolazione del 2,6%. Inoltre, per gli standard africani, il sistema educativo del Kenya è ben avanzato. Circa l’82% di tutti gli alunni rimane a scuola fino al 12° anno. Tuttavia, solo il 13% di tutti gli studenti ha l’opportunità di andare all’università o seguire un programma di formazione a livello terziario. Pertanto, il sistema educativo keniota prevede un gran numero di studenti che, pur essendo qualificati per la formazione professionale, non hanno l’opportunità di ricevere questo tipo di formazione. Il Kenya può fungere da base per espandere questo programma in Tanzania, Ruanda e Uganda, paesi culturalmente e linguisticamente simili.
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Immagine di copertina: Foto di Moondance da Pixabay