Una straordinaria opera che si autodistuggerà dopo pochi giorni sulla Ku’damm di Berlino
Da venerdì 11 novembre apre sulla Ku’damm TULIP MANIA – experiment, installazione dell’artista Sven Sauer che si autodistrugge se venduta
“Are you an art lover or speculator?” Questa la domanda alla base dell’opera d’arte di Sven Sauer, TULIP MANIA – experiment, che sarà presentata nello spazio di POP Kudamm da venerdì 11 a sabato 26 novembre 2022. L’installazione luminosa e sonora di grande formato contiene 5 opere digitali ed è stata progettata con un meccanismo di autodistruzione. Ad ogni rivendita dei dipinti digitali, questi si distruggeranno pezzo per pezzo. La distruzione delle opere è irreversibile.
In questo processo, la responsabilità di ogni opera d’arte viene trasferita sui collezionisti. Un esperimento del quale neanche il suo creatore può immaginare l’esito: “prevarrà un interesse per un guadagno veloce o l’opera d’arte sarà preservata per le generazioni future?” TULIP MANIA vuole mettere allo scoperto la bolla speculativa nell’arte.
“Tulipmania”: il concetto alla base
Le opere digitali presenti nell’installazione ritraggono paesaggi di papaveri, riferimento esplicito alla “tulipmania”, ovvero “la prima bolla speculativa documentata dell’umanità”, come spiegato sul sito della mostra.
Nel XVII secolo, la pianta del tulipano acquisì un’ottima reputazione. Divenne una rarità, anche per la sua suscettibilità alle malattie. Questo ne alimentò il mercato, fino al punto da far valere di più un bulbo di tulipano rispetto a una casa di famiglia ad Amsterdam. In breve tempo, anche solo la prospettiva di acquistare un nuovo bulbo di tulipano fu oggetto di speculazione, rendendo il commercio possibile anche ad acquirenti senza denaro che puntavano tutto sulla rivendita. La bolla scoppiò e iniziò poi la recessione. In seguito, per decenni, persino le raffigurazioni dei tulipani negli stemmi di famiglia sono state considerate minacciose.
Le transizioni speculative hanno oggi raggiunto anche il mercato dell’arte. Diventa sempre più frequente chiedersi quanto varrà un’opera d’arte tra due anni. “Lo speculatore si è affiancato al classico collezionista”, comportando una rivalutazione del concetto alla base dell’opera d’arte: “le opere d’arte sono comprate come oggetti speculativi o i collezionisti si preoccupano dell’arte stessa?”
Sven Sauer: tra digital art e organizzazione di mostre
Sven Sauer (1979, Gross-Gerau) lavora da 15 anni come artista digitale per produzioni cinematografiche internazionali. Ha lavorato a lungometraggi come “Atomic Blonde”, “Oblivion” e “Melancholia” di Lars von Triers.
Ha fatto parte del team di VfX che ha portato a “Hugo Cabret” il premio Oscar per gli effetti visivi e tre Emmy per “Game of Thrones“.
Dal 2013 lavora anche come artista freelance e organizzatore di mostre a Berlino. È il fondatore della mostra THE DARK ROOMS, della mostra Unseen Westeros, del LOST ART FESTIVAL e di HIMMEL UNTER BERLIN.
TULIP MANIA – experiment
11-26 novembre 2022
Giovedì – Domenica, h 12-20
POP Kudamm – Kurfürstendamm 229, 10719 Berlin
Entrata gratuita
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Immagine di copertina: ©Frank Sauer