Perché in Germania è vietato marciare sui ponti (niente a che fare con la guerra)
Dopo il crollo di un ponte in Inghilterra è vietato marciare sui ponti in Germania
“Auf Brücken darf nicht im Gleichschritt marschiert werden” (Non è consentito marciare all’unisono sui ponti). Così recita il paragrafo 27, sezione 6 del codice della strada tedesco (StVO). Andiamo a scoprire l’origine di questa norma un po’ fuori dal comune. Sorprendentemente, non dobbiamo fare un tuffo nel passato tedesco, ma inglese.
Soldati in marcia su un ponte sospeso segnano il loro fatale destino
Inghilterra, 1830: la rivoluzione industriale apre le porte del capitalismo e accende le speranze grazie alle nuove tecnologie. In questo clima prosperoso John Fitzgerald, proprietario di un castello alla periferia di Manchester, decide di far costruire rapidamente il Broughton Bridge – uno dei primi ponte sospesi in Europa. I lavoratori della zona potevano così stabilirsi anche sull’altra sponda del fiume Irwell senza peripezie infinite. In cambio, ogni passante doveva ovviamente pagare un pedaggio a Fitzgerald.
Il tutto crolla il 12 aprile 1831, quando un gruppo di soldati britannici attraversa il ponte fischiettando. Le vibrazioni causate dalla marcia sempre più spedita hanno fatto oscillare il ponte al punto tale da cedere. 40 uomini sono caduti nel fiume, di cui 20 sono rimasti feriti. Fortunatamente non ci sono state vittime.
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Le conseguenze di questo incidente
A livello tecnico si tratta di effetto di risonanza: quando le vibrazioni o le oscillazioni sono eccessive e l’energia non riesce ad essere dissipata la struttura non regge e crolla. Altri sostengono invece che la causa del cedimento sia stata semplicemente il peso eccessivo dei soldati.
A prescindere, dopo questa catastrofe la Germania ha deciso di emanare una legge che vietasse di marciare tutti allo stesso ritmo su un ponte. Anche nel Regno Unito vige l’ordine di “rompere le righe” quando i soldati devono attraversare dei ponti.
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Immagine di copertina: CC0-foto di Pixabay