Ebreo, si salvò da Hitler a 3 anni, poi una vita da playboy a Berlino: la grande storia di Rolf Eden
Prima fuggitivo dalla Germania nazista, poi soldato ad Israele e infine playboy: è morto a 92 anni il king della nightlife di Berlino Rolf Eden
La vita di Rolf Eden fu tutto fuorché tranquilla. Costretto ad abbandonare la madrepatria tedesca insieme alla famiglia di origini ebraiche, all’età di tre anni raggiunse Israele, lasciandosi alle spalle l’incubo della Germania hitleriana. Ma una serie di eventi nel corso della sua esistenza gli permisero di tornare nel Paese natale e di riscoprirlo completamente con occhi diversi. Dopo aver combattuto nella Guerra di Indipendenza israeliana negli anni della gioventù, Rolf Eden approdò a Berlino Ovest nel 1956, dove abbracciò la vita dell’intrattenimento cimentandosi in una carriera da playboy dedita al piacere e al lusso.
Una gioventù da soldato
La personalità carismatica, pungente e contagiosa di Rolf lo accompagnò non solo nel successivo periodo a Berlino, ma già negli anni della guerra. “Spesso sono stato il primo a correre avanti. Ero un soldato coraggioso e, naturalmente, volevo solo unirmi ai migliori soldati”, dichiarò in un’intervista al Süddeutsche Zeitung nel 2012. Eden prese le parti delle forze di difesa israeliane di Palmah e molte delle missioni a cui partecipò furono vere e proprie operazioni suicide. Giovane e ingenuo, riuscì a cavarsela in campo di battaglia e a sopravvivere al trauma della guerra, per poi iniziare una nuova vita che gli diede modo, almeno in parte, di dimenticare.
Cara e bella Berlino!
La Parigi dei primi anni ’50 lo vide impegnato in una serie di modesti lavori come autista, cameriere e barista. Dopodiché arrivò la svolta. Non furono solo i 6mila marchi offerti dalla capitale tedesca a chiunque volesse tornare in patria a farlo pervenire in definitiva a Berlino: Rolf aveva intenzione di vivere dove era nato. In una metropoli divisa in due, l’ex soldato aprì il primo night club sulla Kurfürstendamm, l’Eden Saloon. E da qui iniziò l’ascesa. La vita notturna all’Eden Playboy Club e al Big Eden cominciò a riscaldare la città nel bel mezzo della Guerra Fredda.
“I soldi non comprano la felicità”, si suole dire. Ma una nuova Rolls Royce e centinaia di donne ai suoi piedi piombarono nella vita del ricco impresario ebreo, che ben presto si guadagnò gli appellativi di “eterno playboy” e “re della vita notturna”. Considerato come la prima persona ad aver aperto una discoteca in Germania, il proprietario dell‘Eden Playboy Club era solito organizzare spettacoli da spogliarello e concorsi di bikini in stile americano. Le stravaganti abitudini di Rolf sono raccontate nel documentario “The Big Eden“, realizzato nel 2011 dal regista Peter Dörfler.
Buon viaggio, Rolf
“Morirò come ho vissuto, su una donna. Deve essere la morte più gloriosa di tutte”, dichiarò al tabloid BZ nel 2002. Rolf Eden lascia a 92 anni non solo una scia chilometrica di donne, ma anche un ingente patrimonio e una prole numerosa. Sempre durante l’intervista al tabloid, affermò che qualsiasi donna fosse stata con lui al momento della sua morte avrebbe ereditato 250.000 marchi. Ma giovedì scorso nessuna delle sue lovers era presente nell’istante della sua scomparsa. Una cosa rimane certa: Eden fu capace di godersi la sua intensa esistenza attimo per attimo, fedele al suo motto di vita “credi in te stesso, e la sorte ti aiuterà”.
Il qui e ora è sempre stato importante per me. E il futuro. Il mio consiglio: prega di meno, ma invece goditi le cose belle della vita. Allora tutti starebbero meglio.
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