Pietre d’inciampo, ora c’è una App che ti dice dove sono e la storia dietro ognuna di esse

Ora anche un’app ci aiuta a ricordare le vittime dell’Olocausto con le pietre d’inciampo

L’agenzia d-SIRE di Colonia ha ora pubblicato un’app che offre una mappa completa di tutte le pietre d’inciampo in Germania. Per evitare che le atrocità dei nazionalsocialisti venissero dimenticate, l’artista Gunter Demnig e altri volontari hanno  posto più di 90.000 pietre d’inciampo.

Cosa sono le pietre d’inciampo?

La pietra d’inciampo è una piccola targa d’ottone della dimensione di un sampietrino, posta davanti alla porta della casa in cui abitò o nel luogo in cui fu fatta prigioniera una vittima del nazismo. Sulla pietra sono incisi il nome della persona, l’anno di nascita, l’eventuale luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta.

É un’idea dell’artista Gunter Demnig per riconoscere l’individualità delle vittime dell’olocausto e custodirne per sempre la memoria. Chiunque può camminare e “inciampare” in una di queste pietre, e così ricordare la vittima.

Molti hanno abbracciato l’iniziativa, l’ultima pietra infatti è ad oggi riposta a Torino. Le pietre sono presenti in numerose città italiane, nei Paesi Bassi, Polonia e in altri 29 Paesi.

 

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D-SIRE ha utilizzato i dati pubblicamente disponibili da Wikipedia e OpenStreetMap per l’app. Finora, ci sono poco più di 20.000 pietre d’inciampo nell’app e ancora altre devono essere aggiunte.

Scaricandola sullo smartphone, grazie ad un sistema di geolocalizzazione, l’utente riceverà una notifica ogni volta che stazionerà nei paraggi di un luogo in cui un ebreo o un’intera famiglia di ebrei furono arrestati e avviati alla deportazione. Superando i limiti imposti dalla piccola superficie del blocchetto di metallo, oltre al nome e la data, l’iniziativa restituisce anche immagini e informazioni biografiche sulle vittime.

D-SIRE sottolinea che l’app “Stolpersteine ​​​​Deutschland” (disponibile su Google Play e nell’Apple App Store ) è stata realizzata di propria iniziativa senza  donazioni o “aiuti” e serve a commemorare le vittime del nazionalsocialismo. La “memoria” e il ricordo delle vittime dell’olocausto dovrebbero essere supportati digitalmente con essa.

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Immagine di copertina: da Wikipedia