Lo Spiegel intervista Romano Prodi che, al momento, è molto preoccupato per l’Italia
Romano Prodi ha incontrato a Bologna la redazione del settimanale Spiegel, mostrandosi parecchio spaventato per il futuro dell’Italia.
La rivista tedesca Spiegel, uno dei settimanali più influenti in Germania, ha intervistato l’ex Presidente del consiglio italiano Romano Prodi il quale ha mostrato preoccupazione per le sorti dell’Italia in seguito all’esito delle ultime elezioni.
“Sarebbe un suicidio per Giorgia Meloni iniziare uno scontro con Bruxelles”, ha detto Prodi. In questa intervista l’ex Presidente del consiglio assume un atteggiamento di allerta per un possibile asse Roma-Budapest, spiegando come affrontare al meglio le destre.
La vittoria di Giorgia Meloni
Der Spiegel ha inizialmente chiesto a Prodi se la vittoria elettorale della Meloni fosse una sorpresa o se, al contrario, fosse prevedibile. Prodi ha risposto che la vittoria di Giorgia Meloni era tutt’altro che inaspettata, i sondaggi lo dicevano chiaramente. Il fenomeno Meloni infatti non è del tutto nuovo, è uno dei tanti “astri nascenti” della politica italiana.
Prodi poi, nel prospettare le sorti riguardo una possibile caduta del Governo Meloni, sostiene che sia difficile far previsioni. Giorgia Meloni ha infatti attualmente la maggioranza in parlamento. In Italia, diversamente dalla Germania, i partiti non sono radicati nella società e gli italiani votano col cuore non con la testa, riferisce Romano Prodi. Non ci sono strutture locali stabili e i congressi dei partiti sono rari.
Campagna elettorale e pericoli per la democrazia
Der Spiegel ha poi chiesto a Prodi quale descrizione riguardante l’ideologia politica di Meloni ritenesse più accurata: è giusto considerarla estremista, populista e post-fascista o è più corretto definirla conservatrice? A parere dell’ex Presidente del consiglio sicuramente Giorgia Meloni non è conservatrice.
“Durante la campagna elettorale è riuscita a nascondere la sua provenienza e i suoi seguaci. Ha gestito la campagna da sola, come se fosse sola. Ma i suoi alleati di partito, provenienti dal partito Fratelli d’Italia, sono ora in Parlamento. Si presenta come moglie e madre. Se si guarda solo ai suoi discorsi, Matteo Salvini è più a destra di lei. Ma se si guarda alla tradizione politica da cui proviene, questo mi preoccupa molto” – riferisce Prodi.
Il politico ritiene inoltre che a medio termine Meloni possa essere un pericolo per la democrazia italiana, anche se attualmente il rischio di una modifica costituzionale non si prospetta dal momento che non ha una maggioranza dei 2/3 in parlamento.
Diritti, minoranze e prospettive future
Prodi, analizzando la campagna elettorale e i discutibili slogan della Meloni, sostiene che per quanto si possano prospettare dei rischi per le minoranze Giorgia Meloni non potrà fare ciò che vuole.
“L’Italia è ancora una democrazia stabile. Siamo molto più vicini alla Francia e alla Germania che all’Ungheria” – riferisce Prodi. A parere dell’ex premier il problema in Italia è che il sistema dei partiti non funziona come dovrebbe; ciò rende l’Italia vulnerabile “ai culti della personalità e dell’instabilità”.
Parlando poi di come affrontare al meglio le destre, Prodi riferisce che sia necessario mettere insieme una coalizione, essere d’accordo su un numero limitato di punti fondamentali e restare poi uniti. Ciò che spaventa Prodi, più che le grandi ed improvvise violazioni dei diritti fondamentali, sono i cambiamenti graduali. La preoccupazione principale è che la Meloni sposti i parametri passo dopo passo, così come in Ungheria dove il Primo Ministro Orbàn ha preso di mira la banca centrale, i media e la magistratura.
I rapporti con l’Europa
Der Spiegel ha infine affrontato il tema dei rapporti con l’Europa e le possibili evoluzioni che potrebbero prospettarsi. A parere dell’ex premier, a breve termine non dovrebbero esserci significativi cambiamenti, dal momento che l’Italia ha bisogno dei 200 milioni del fondo UE. Ciò significa che la Meloni ha le mani legate a livello europeo.
“Sarebbe un suicidio per la Meloni iniziare una lotta con Bruxelles in questo momento, nel mezzo di una guerra e di una crisi economica. La mia preoccupazione maggiore è che l’Italia possa allontanarsi dalla Germania e dalla Francia in un futuro non troppo lontano e rivolgersi a Paesi come l’Ungheria” riferisce Prodi.
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Immagine di coperina: foto di Innviertlerin