Le 9 sculture più belle di Berlino

Berlino: una galleria d’arte a cielo aperto. Ecco la storia di 10 sculture che si possono ammirare passeggiando per la città

Berlino è la casa di molti famosi musei in cui è possibile ammirare splendide opere d’arte. Tuttavia, passeggiando per la città, la sensazione di essere in un museo permane. Questo perchè la città nasconde a ogni angolo delle sculture particolari su cui spesso non ci si sofferma abbastanza. Ecco una lista delle più belle e famose da aggiungere al vostro itinerario.

9. Molecule Man

Non possiamo non iniziare questa lista se non con una delle sculture più celebri di Berlino. “Molecule Man” è un’opera realizzata da Jonathan Borofsky nel 1997 e fa parte di una serie di sculture pubbliche che l’artista ha installato in diverse parti del mondo. Infatti, è possibile ammirare una sua gemella anche a Los Angeles e a Council Bluffs. La scultura è situata a Treptow, in mezzo alla Sprea e la collocazione non è casuale. Quel punto è il luogo d’incontro di tre distretti: Friedrichshain, Kreuzberg e Treptow. In questo modo l’artista vuole ricordare a chi la vede l’importanza dell’integrazione e la fallacia dei confini decisi dall’uomo. Questi, secondo la prospettiva dell’artista, risultano inutili perchè tutti gli esseri umani, per quanto possano apparire diversi, sono composti dalle stesse molecole ed è proprio l’incontro fra le persone che genera il senso dell’esistenza. Un messaggio decisamente importante per una città con un passato di divisioni come Berlino.

 

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8. Die Liegende

Nel quartiere di Hansaviertel, di fronte all’Akademie der Künste, è situata la scultura di una figura femminile sdraiata sul fianco, chiamata “La giacente”. Quest’opera d’arte, realizzata da Henry Moore in stile cubista, nel 1956, si contrapponeva nel dopoguerra alle austere statue di figure maschili erette nel periodo del nazionalsocialismo, per via delle sue forme morbide. In passato, infatti, aveva generato pareri discordanti, tant’è che si era discusso sulla rimozione della statua, in quanto si sarebbe preferito collocare una statua di un artista tedesco. A oggi la scultura è entrata nel quotidiano di ogni berlinese: non è insolito vedere i bambini arrampicarsi sulla statua o sedervisi sopra. Nel 2015 l’artista Fritz Balthaus l’ha inclusa anche nella sua esposizione “Hausordnung”, come racconta in quest’articolo lo Spiegel.

 

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7. Têtes et Queue

Questa scultura chiamata “Teste e coda”, è stata realizzata nel 1965 e si trova davanti alla Neue Nationalgalerie. Il nome deriva dalla particolare struttura della composizione: le estremità tonde rappresentano le teste e l’unica piatta è la coda. Alexander Calder, il creatore, distingue le sue opere in “Le Mobiles” e “Le Stabiles”. La scultura in questione appartiene al secondo gruppo, in quanto lo spettatore deve muoversi attorno a esse e cambiare prospettiva per poterla apprezzare a pieno in tutte le sue sfaccettature. Al contrario, le opere d’arte “Mobiles” prendono vita davanti agli occhi di chi le osserva.

 

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6. Statua equestre di Federico il Grande

A Unter den Linden è possibile ammirare il monumento celebrativo dedicato a Federico II di Prussia scolpito da Christian Daniel Rauch nel 1836. L’imponente piedistallo in bronzo lo eleva e segnala la sua importanza. Il re è ritratto mentre è a cavallo, nella mano sinistra le redini e nella destra il bastone di passeggio. Indossa l’uniforme reale, il mantello, le medaglie e il cappello a tre punte. Negli anni della Seconda Guerra Mondiale, è stato eretto un muro per proteggerla, per poi essere spostata nel palazzo di Sanssouci a Potsdam. Oggi è ritornata nel suo luogo d’origine.

 

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5. Boxers

Realizzata dal celebre artista Keith Haring nel 1987, questa simpatica scultura colorata situata a Potsdamer Platz, non può che strapparvi un sorriso in una giornata grigia. Come suggerisce il nome, essa rappresenta due lottatori in stile cartoon durante un incontro di boxe. I colpi messi a segno sono raffigurati in modo plateale, tant’è che i pugni arrivano a trapassare i corpi delle statue, creando dei buchi. Tuttavia, l’opera è aperta a interpretazione: stanno lottando effettivamente o si stanno abbracciando? Ponendo questa scultura nel cuore di Berlino, questa libera interpretazione potrebbe simboleggiare l’incontro fra la Berlino Est e Ovest.

 

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4. Berlin Curves

Con questo memoriale, Richard Serra nel 1986, ha voluto commemorare tutte le vittime mietute dal programma nazista “Aktion T4”. Questo prevedeva l’eliminazione di tutte le persone affette da malattie genetiche o portatori di handicap e aveva la sua sede centrale nella Tiergartenstaße numero 4, da cui il nome. Il programma ha avuto una durata di 6 anni dal 1939 al 1945 e si stima siano morte fra le 60000 e le 100000 persone. La scultura è costituita da due lastre di metallo curve convergenti che creano una stretta galleria: chi la attraversa sente una sensazione opprimente. Le forme morbide di questa si armonizzano con la Philarmonie sullo sfondo.

 

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3. Memoriale di Georg Elser

Questa particolare scultura alta 17 metri è stata realizzata da Ulrich Klages nel 2011 e si trova a Wilhelmstraße, vicino all’ex bunker di Hitler. Questa delinea in modo minimale il profilo di George Elser, l’uomo che provò a uccidere Hitler. Elser nutriva una forte sfiducia nel partito nazionalsocialista da qualche anno prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e la Notte dei cristalli fu l’evento scatenante che lo portò a mettere in pratica il suo piano. Per accumulare la quantità necessaria di esplosivo, si fece assumere nella cava di Georg Vollmer a Königsbronn-Itzelberg. L’8 novembre tutto era pronto: Elser aveva piazzato la bomba da lui progettata nella colonna del palco da cui avrebbe parlato Hitler nella birreria Bürgerbräukeller. A causa della condizioni meteo avverse, il Führer tornò a casa in anticipo e così il piano di Elser fallì.

 

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2. Butterfly

Un’altra volta una scultura di Henry Moore, la sua ultima, per inciso. Commissionata per il 750esimo compleanno di Berlino, nel 1987, è stata posta davanti alla Casa delle culture del mondo, a Mitte. La scultura, considerata a se, può essere vista come una farfalla racchiusa su se stessa, prima di schiudere le ali. Per via della sua posizione sull’acqua, tuttavia, si crea un gioco di illusioni in cui la scultura viene duplicata dal suo riflesso, dando forma a una farfalla con le ali dispiegate. Moore afferma ” Penso che un’opera d’arte non dovrebbe essere capita con un solo sguardo. Se è così ovvia, poi lo spettatore penserà di averla compresa e poi si focalizzerà su altro, senza soffermarsi effettivamente su di essa.

 

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1. Berlin

Brigitte Matschinsky-Denninghoff e Martin Matschinsky-Denninghoff erano una coppia d’artisti tedeschi, conosciuti per le loro sculture astratte. A Berlino hanno realizzato l’opera “Berlin”, situata nella Tauentzienstraße, sempre in occasione del 750esimo compleanno della città. Quest’installazione dalle linee curve è composta da due tubi che protendono l’uno verso l’altro, nell’atto di congiungersi. Ancora una volta, la città racconta attraverso l’arte la sua storia e il profondo desiderio di riconnessione e unione.

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Immagine di copertina: Têtes et Queue, foto di Maddalena Carraro