La biblioteca filologica dell’Università di Berlino è sostenibile e firmata da Norman Foster
“Think green”, la biblioteca filologica di Berlino progettata da Foster, è sostenibile ed è il luogo perfetto per studiare
All’interno del complesso dell’Università libera di Berlino è nascosto un piccolo tesoro dell’architettura poco conosciuto: la sede della biblioteca filologica. Questa è stata progettata dall’architetto Norman Foster e dal suo team fra il 2001 e 2005. L’edificio si è presto guadagnato il soprannome di “Il cervello” per via della sua forma particolare. Infatti, non solo la sua forma esterna ricorda quella di un cranio, ma anche le balconate e i tavoli curvi all’interno richiamano le circonvoluzioni cerebrali. Le analogie però non si fermano qui: anche l’organizzazione interna è suddivisa in base alle funzioni cerebrali. Abbiamo infatti un emisfero destro e sinistro, mentre i livelli superiori, dedicati principalmente alla lettura, coincidono con la corteccia cerebrale, dove avvengono processi cognitivi come la comprensione del linguaggio e l’apprendimento. La struttura è inoltre stata progettata in modo da inserirsi armoniosamente nel paesaggio berlinese e sono stati progettati sistemi di areazione e contenimento del calore così da ottenere il minimo impatto dal punto di vista ambientale.
«Abbiamo realizzato che gli studenti avrebbero speso centinaia di ore in biblioteca e volevamo creare per loro l’ambiente perfetto per studiare, pieno di aria e luce naturale»
L’involucro esterno è composto da una doppia membrana. Nei mesi più freddi quella esterna si chiude, in modo da contenere il calore all’interno, mentre nei mesi in cui la temperatura è più moderata, la biblioteca viene ventilata naturalmente grazie alle aperture. Per quanto riguarda l’illuminazione invece, l’alternarsi di pannelli in alluminio e in vetro, permettono ai raggi del sole di filtrare all’interno, offrendo scorci di cielo e del paesaggio circostante ai visitatori della biblioteca. Questi fattori portano la struttura a consumare il 35% in meno rispetto a un edificio normale.
Non solo un luogo per studiare: le opere artistiche in esposizione nella biblioteca
All’interno della biblioteca è possibile anche ammirare le opere di tre artisti berlinesi. Troviamo “La biblioteca dei caratteri illeggibili” di Axel Malik, un progetto che combina differenti tipi di scrittura assieme, col risultato di non avere più lettere comprensibili, ma simboli nuovi, privati dalla loro funzione convenzionale. In questo modo l’artista ambisce a creare un linguaggio nuovo. Inoltre troviamo anche l’installazione “Biblioteca” di Li Silberg. Questa consiste nella raccolta dei suoi libri, i quali contengono sketch e pensieri personali, slegati fra loro, una sorta di biblioteca all’interno della biblioteca. Infine sono anche esposte le stampe raffiguranti delle falene dell’artista Mary Patricia Warming.
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Immagine di copertina: Hall of modern Philological Library, CC BY-SA 2.0 © di Marco Verch da Flickr