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Kantstrasse, la vera Chinatown di Berlino

Vi siete mai chiesti perché in una città multietnica come Berlino non ci sia una Chinatown? Vi spieghiamo il perché

Sappiamo tutti come Berlino sia tra le città più affascinanti d’Europa anche per il suo lato multiculturale. Qui diverse etnie e culture si mescolano tra di loro, tanto che passeggiando per la città sembra davvero di vivere in diversi stati del mondo contemporaneamente. Situata nel quartiere di Charlottenburg, c’è una via in particolare che incarna in pieno quest’essenza: Kantstrasse, soprannominata la Chinatown di Berlino.

A chi vive a Berlino da più tempo non sarà fuggito un piccolo dettaglio: l’assenza di una Chinatown. In realtà a Berlino non si parla di una Chinatown officiale ma piuttosto di un Asia Town. Qui, a Kantsrasse, è infatti possibile trovare attività commerciali di ogni tipo, quasi tutte di natura asiatica: ristoranti cinesi, taiwanesi, vietnamiti, persiani, turchi, giapponesi, negozi di bonsai, di manga, supermercati asiatici, centri di massaggi cinesi e chi più ne ha più ne metta. Una Chinatown vera e propria non esiste ancora a Berlino in quanto non è stato ancora approvato il progetto. Tuttavia, Kantstrasse rappresenta un’area pan-asiatica che non comprende solo la cultura cinese ma una moltitudine di culture orientali. 

 

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Le molteplici tradizioni di Kantstrasse: tutto l’oriente in una via

Passeggiando per questa strada, è impossibile non notare tutte le storie e le tradizioni che coesistono in questa via. Iniziando da Tone of China, un negozio di mobili dove è possibile ammirare – o anche acquistare – armadi, cassettiere, sgabelli, mobiletti, comò asiatici, statuette di Buddha e vasi. La signora Sun, il signor Zhou e altri colleghi lavorano in questo negozio dal 2006. Poco più avanti troviamo anche Japan Bonsai Berlin un meraviglioso negozio di bonsai dove è possibile trovare circa 150 bonsai diversi. Proprio affianco invece troviamo J-Store per gli appassionati di manga e collezionismo.

Il cuore di Kantstrasse è formato da una serie di ristoranti che attirano cinesi – e non – da tutte le parti della città, qualcuno ha persino il menù in cinese. Il Good Friend ha autentica cucina cantonese con una vastissima scelta di pietanze. Lon Men’s Noodles House è invece un ristorante taiwanese proponendo piatti tipici come le orecchie di maiale. Il Saigon Green è stato il primo ristorante vietnamita ad aprire a Kantstrasse ed offre l’insalata di Papaya più buona della città. 893 Ryotei si distacca dalla tipologia di ristoranti sopracitati. Questo, infatti, è un ristorante giapponese molto chic, il più caro in assoluto a Kantstrasse. I piatti di pesce sono di ottima qualità ed anche il sushi ed il sashimi sono da provare. Questi sono solo alcuni dei locali e dei ristoranti che vi permetteranno di fare un vero e proprio tour per l’oriente senza allontanarsi da Berlino.

 

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Prima apre un ristorante, poi un supermercato, un negozio di bonsai ed ecco come la Kantstrasse di Berlino diventa nonostante tutto la Chinatown della città

L’Asia è senza ombra di dubbio il continente più rappresentato a Kantstrasse e le ragioni sono pressoché di natura storica. Negli anni 20′ giovani cinesi si trasferirono a Berlino per studiare subaffittando stanze dalle vedove dei soldati caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Da quel momento, iniziò piano piano a nascere una comunità non solo cinese ma anche vietnamita.

La scelta di Kantstrasse era tutt’altro che casuale: non solo era vicino alle università ma anche all’ambasciata cinese dell’epoca. Inizialmente, la maggior parte degli asiatici proveniva da Hong Kong e Taiwan e solo a partire dagli anni 80′ sempre più cinesi provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese iniziarono a trasferirsi a Berlino. In quel periodo, infatti, il Paese stava appena iniziando ad aprirsi dopo la morte di Mao Zedong. “Al momento, Berlino è popolare tra gli studenti e le persone dell’industria cinematografica e del design perché è così cosmopolita“, afferma Yu-Dembski, giornalista tedesca di origini cinesi. Oggi Berlino rimane la città tedesca più popolare tra i cinesi.

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