L’eccezionale storia del cinema Babylon di Berlino
La storia del famoso cinema Babylon, segnato dai grandi cambiamenti politici dello scorso secolo e divenuto mezzo di espressione della DDR
Dopo due anni di lavoro, il Babylon aprì le porte al pubblico nel 1929. Progettato dall’architetto berlinses Hans Poelzig, l’edificio faceva e fa parte del complesso architettonico in Rosa-Luxemburg-Platz a Mitte, di fronte al teatro Volksbühne. Esso nacque come cinema per la trasmissione di film muti, infatti fu originariamente attrezzato con un organo da teatro e una buca d’orchestra per la realizzazione di musica ed effetti speciali. Oltre ad essere stato inizialmente punto d’incontro per la comunità ebrea, successivamente divenne luogo di rifugio per gli oppositori al regime nazista. Tra il 1933 e il 1934, l’operatore Rudolf Lunau usò una delle sale di proiezione come sede d’incontro di un gruppo politico illegale di resistenza, appartenente al Partito Comunista Tedesco, e nel 1980 venne posta una targa commemorativa in suo onore. Dopo la Seconda Guerra Mondiale e sotto il governo sovietico, riaprì nel 1948 e fu diretto dall’agenzia Sovexportfilm, fondata nel 1945 e responsabile della diffusione di film sovietici all’estero. A partire dal 1949, il Babylon divenne sede di diffusione di film appartenenti principalmente alla Staatliches Filmarchiv der DDR (SFA) (“State Film Archive of the GDR”) e prodotti da dipendenti di stato della Germania Est. Così, fino al 1989, continuò a proiettare film per la DEFA (Deutsche Film-Aktiengesellschaft), l’azienda cinematografica di stato della Germania dell’Est. In seguito alla chiusura del cinema nel 1993, per pericolo di crollo dell’auditorium, la ristrutturazione del Babylon cominciò nel 1999.
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Lo stile Neues Bauen dell’edificio e la successiva ristrutturazione
Il cinema fu progettato dall’architetto, pittore e set designer Hans Poelzig nello stile detto “Neues Bauen” (“Nuova costruzione”). Quest’ultimo si fonda su un’architettura modernizzata e semplificata che punta molto di più su un’effettiva utilità e fruibilità della struttura da parte della popolazione, piuttosto che sulla sua estetica: esso nasce tra il 1920 e il 1930 in risposta alla crisi derivante dalla Prima guerra mondiale, per incentivare la costruzione di abitazioni caratterizzate da prezzo e funzionalità direttamente proporzionali tra loro. Tale pensiero artistico si diffuse in tutta Europa, ma ebbe principale sviluppo in Germania, dove molti edifici vennero rimodellati proprio in base ai suoi principi: l’emotività doveva essere abbandonata per fare spazio all’oggettività.
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Di conseguenza, il Babylon si presenta con una facciata estremamente geometrica, come si può vedere dalla disposizione delle finestre, e la forma in pianta del palazzo di cui fa parte corrisponde ad un triangolo rettangolo, così da adattarsi all’ambiente circostante. La struttura dell’edificio segue quindi tre strade: Hirtenstraße, Kleine Alexanderstraße e Weydingerstraße, l’unico blocco del quartiere progettato da Poelzig sopravvissuto intatto alla Seconda guerra mondiale. La ristrutturazione del cinema nel 1999 puntò a mantenere quelli che erano elementi fondanti della storia dell’edificio: nato come cinema e teatro, aveva originariamente un organo ed un’orchestra che furono ripristinati; il tetto e le stanze dell’auditorium furono rinnovate, come anche la facciata. Nel 2001 il cinema riaprì con la proiezione del film “Othello” di Orson Welles e nel 2002 il lavoro di ristrutturazione ricevette il premio “German Award for Monument Protection”.
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Il Babylon oggi
Il cinema Babylon viene oggi utilizzato come sede di tantissimi progetti ed eventi culturali, molto spesso accompagnati anche dalla partecipazione degli stessi registi. Le tre sale del cinema offrono agli spettatori 1000 diversi film all’anno, nonché la presenza dell’unico organo in Germania rimasto nel suo luogo d’origine. Lo strumento fu infatti nuovamente inaugurato, dopo la sua ristrutturazione, nel 2001 con la proiezione del film “The Golem: How He Came into the World”, poi in seguito vennero anche proiettati film muti accompagnati dalla musica del pianista Stephan von Bothmer. Originariamente adibito ad accogliere un pubblico di 1200 spettatori, è oggi suddiviso in tre sale di rispettivamente 500, 68 e 43 posti. Ad oggi uno dei più antichi cinema ancora attivi nella capitale, rimane l’unico cinema comunitario a Berlino.
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Immagine in evidenza di Bundesarchiv da Wikimedia Commons