Greta Thunberg: “La Germania fa male a chiudere le centrali nucleari””

Greta Thunberg, attivista per il clima più famosa del mondo, è tornata sotto i riflettori

“Errore spegnere le centrali già attive per affidarsi al carbone”. Così Greta Thunberg sulla crisi energetica in Germania. Le sue affermazioni in un’intervista per il canale tedesco Das Erste hanno causato numerosi dibattiti tra le varie forze politiche del paese.

Una Germania divisa su due fronti opposti

È ormai risaputo che la crisi energetica sia uno dei temi più scottanti e attuali in Germania. Da un lato ci sono politici come il liberale e nuclearista Christian Lindner , il Ministro delle Finanze, che chiede da mesi che le centrali atomiche restino operative almeno fino al 2024. Dall’altro lato ci sono invece i politici verdi che si oppongono all’uso delle centrali nucleari, come il Ministro dell’Economia Robert Habeck. 

Bisogna dire che la posizione dei verdi non è una novità. Già dopo l’incidente di Fukushima, la Germania ha iniziato a chiudere le sue risorse nucleari. La transizione “Energiewende ad opera cancelliera Angela Merkel ha però reso la Germania fortemente dipendente dal gas naturale dalla Russia visto che l’energia rinnovabile non bastava.

Olaf Scholz dovrebbe seguire le orme della Merkel. Data però la situazione di emergenza, in questi ultimi mesi la Germania è stata costretta a tenere aperte due delle sue tre centrali nucleari ancora operative, così come a riattivare alcuni impianti a carbone.

“In questa guerra energetica tutto ciò che genera elettricità deve essere operativo. Le ragioni parlano da sole, a livello economico e pratico”.

L’intervista di Greta Thunberg

La fondatrice del movimento Fridays for Future è stata intervistata da Sandra Maischberger e ha espresso la sua opinione sulla crisi che sta mettendo in ginocchio la Germania. Secondo lei, il male minore in questo caso sarebbe tenere aperte le centrali nucleari già attive piuttosto che affidarsi al combustibile che causa le maggiori emissioni di anidride carbonica, ossia il carbone.

Queste affermazioni hanno lasciato parecchio di stucco, soprattutto visto il personaggio da cui provengono. Per anni Greta si è battuta per la causa ambientale, criticando l’ipocrisia della classe politica internazionale che stringeva accordi internazionali senza poi fare nulla nel concreto.

Bisogna far attenzione a non estrapolare le parole dal contesto, perché altrimenti si corre il rischio di mal interpretare. Greta non è improvvisamente a favore del nucleare e dei combustibili fossili. Semplicemente, vista la situazione di emergenza, le centrali nucleari sono il danno minore per l’ambiente.

Are the #nuclear power plants the better choice for the time being now? @GretaThunberg: „If we have them already running, I feel that it’s a mistake to close them down in order to focus on coal.“

Watch the full interview on Wednesday evening on #maischberger! ARD/@DasErste pic.twitter.com/0ds39dNVqo

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Immagine di copertina: foto di Markus Spiske