Germania, reso noto report su pedofilia e Chiesa cattolica. Accuse anche contro il Papa emerito Ratzinger

Lo studio legale di Monaco di Baviera Westpfahl Spilker Wastl ha reso noti i risultati di un ampio rapporto sugli abusi pedofili da parte di rappresentanti del clero cattolico nell’ Arcidiocesi di Monaco e Frisinga. Accusato di insabbiamento il Papa emerito Joseph Ratzinger

Nella mattinata di giovedì 20 gennaio 2022 lo studio legale Westpfahl Spilker Wastl (Wsw), con sede a Monaco di Baviera, ha reso noto un lunghissimo rapporto sugli abusi sessuali ai danni di minori da parte di sacerdoti dell’ Arcidiocesi di Monaco e Frisinga. Il dossier, lungo più di 1000 pagine, è stato commissionato allo studio legale dall’Arcidiocesi e copre un periodo che va dal 1945 al 2019. Inizialmente il rapporto doveva essere reso noto nell’estate del 2021, ma nuove testimonianze hanno ritardato la sua pubblicazione. Pesantissime le accuse contro il Papa emerito Joseph Ratzinger reo di aver minimizzato o addirittura negato e nascosto almeno 4 casi di abusi avvenuti durante il suo periodo come cardinale dell’Arcidiocesi di Monaco e Frisinga. La procura di Monaco ha inoltre dichiarato che, a seguito delle informazioni contenute nel rapporto, ha già cominciato le indagini contro i sospetti pedofili.

Secondo il rapporto sono quasi 500 i casi di abusi contro bambini

Cinque esperti dello studio legale Wsw hanno cominciato a stilare il rapporto nel 2020. E i risultati delle ricerche sono sconvolgenti, con 497 vittime, perlopiù bambini maschi, e 67 carnefici appartenenti al clero cattolico accusati delle violenze. Ma ancor più grave è il sistematico silenzio o insabbiamento degli abusi da parte dei piani alti della gerarchia ecclesiastica. Nel rapporto si afferma infatti che “la Chiesa e la sua leadership, per molto tempo, non hanno voluto vedere le sofferenze delle vittime” giudicandole, sempre secondo quanto riportato dal dossier, “come un pericolo per l’istituzione”. Ed è qui che entra in gioco anche il Papa emerito Joseph Ratzinger. Nel periodo tra il 1977 e il 1982 Ratzinger aveva ricoperto il ruolo di Arcivescovo di Monaco e Frisinga. Durante quel periodo sembra che il prelato sapesse di almeno 4 casi di abusi, di cui uno definito dal rapporto come “molto grave”, ma avesse preferito non prendere provvedimenti e insabbiare i casi. All’interno del rapporto è presente anche una dichiarazione difensiva di 82 pagine in cui Ratzinger risponde alle domande degli avvocati. Pochi giorni fa il suo segretario privato, l’arcivescovo Georg Gänswein, aveva dichiarato al quotidiano tedesco Bild che il Papa emerito “Si compiace dell’elaborazione e della pubblicazione del rapporto”. Gänswein ha inoltre dichiarato che il destino delle vittime sta “molto a cuore” a Ratzinger.

L’attuale Arcivescovo di Monaco e Frisinga, il cardinale Reinhard Marx, ha deciso di non partecipare alla presentazione della relazione

Marx era stato espressamente invitato alla conferenza stampa di presentazione del rapporto ma ha preferito declinare l’invito. Marion Westpfahl, una delle socie dello studio legale, ha dichiarato: “Ci rammarichiamo molto per la sua assenza non tanto per noi stessi, ma per il legittimo interesse delle persone colpite ad essere notate”. Il cardinale ha dichiarato che rilascerà nei prossimi giorni una dichiarazione alla stampa a seguito della lettura del rapporto. Secondo quanto riportato da Süddeutsche Zeitung Marx sarebbe stato completamente all’oscuro della stesura del dossier fino alla sua presentazione la mattina di giovedì 20 gennaio. 

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Immagine di copertina: Joseph Ratzinger ©Broc da Wikipedia CC3.0 https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Roma-UdienzaPapa01.jpg