Decine di sopravvissuti all’Olocausto fuggono dall’Ucraina in Germania
“Tutto il mio corpo tremava, e quelle paure si sono insinuate di nuovo in tutto il mio corpo”, le parole di una sopravvissuta all’Olocausto, un terribile déjà-vu
Lo scoppio della cruenta guerra in Ucraina è stato un tuffo che ha immerso i molti che avevano già vissuto un conflitto in un fascio di emozioni drammatiche e distanti. Quando il mese scorso le prime bombe sono iniziate a cadere sulla capitale ucraina, Kiev, Tatyana Zhuravliova ha vissuto un tremendo déjà-vu. Tatyana è un’ebrea ucraina di 83 anni che visse il trauma della Seconda Guerra Mondiale: viveva a Odessa quando i nazisti lanciarono attacchi arei nella sua città. Racconta con gli occhi pieni di lacrime le sensazioni provate durante l’esplosione delle prime bombe a Kiev: “tutto il mio corpo tremava e quelle paure si sono insinuate di nuovo in tutto il mio corpo – paure che non sapevo nemmeno fossero ancora nascoste dentro di me”, e continua ricordando quando ancora bambina con la madre fuggì verso il Kazakistan, per scappare dal massacro delle decine di migliaia di ebrei che avvenne a Odessa per mano nazista. Ora, Tatyana Zhuravliova, Galina Ulyanova e Larisa Dzuenko tutte e tre 83enni, che da bambine furono vittime della Germania nazista, grazie all’aiuto dell’organizzazione ebraica “Conference on Jewish Material Claims Against Germany” sono state portate in salvo dall’Ucraina e arrivate a Francoforte, accolte dopo 26 ore di viaggio in una casa di cura.
La Claims Conference sta lavorando con i suoi partner, tra cui l’American Jewish Joint Distribution Committee, per evacuare i sopravvissuti all’Olocausto presenti in suolo ucraino
Tatyana Zhuravliova, come molti altri, non era intenzionata a lasciare la sua casa: “Ora sono troppo vecchia per fuggire. Quindi sono rimasta nel mio appartamento e ho pregato che le bombe non mi uccidessero”, ha detto domenica all’Associated Press. Gli attacchi militari russi, tuttavia, stavano diventando sempre più brutali – vengono infatti demoliti interi condomini residenziali – ha deciso quindi di accettare l’offerta dell’organizzazione ebraica e di fuggire dall’Ucraina. Zhuravliova faceva parte del primo gruppo degli ebrei sopravvissuti all’Olocausto evacuati dalla Claim Conference, organizzazione che rappresenta gli ebrei del mondo nei negoziati per il risarcimento e la restituzione delle vittime della persecuzione nazista e dei loro eredi, e fornisce assistenza ai sopravvissuti all’Olocausto in tutto il mondo. Un secondo gruppo di 14 sopravvissuti all’Olocausto, molti dei quali malati e costretti a letto, sono stati portati fuori dall’Ucraina domenica. La Claim Conference, in collaborazione con l’American Jewish Joint Distribution Committee, o JDC, stanno lavorando per evacuare dall’Ucraina quanti più sopravvissuti all’Olocausto possibile. Sono circa 500 coloro che si ritrovano in una situazione di estrema vulnerabilità a causa della loro salute cagionevole e della complessità della situazione: la loro evacuazione è una priorità assoluta, afferma il JDC.
Boris Romanchenko, sopravvissuto ai campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale, è deceduto a Kharkiv a causa dei bombardamenti russi
Era arrivato all’ età di 96 anni – dopo essere sopravvissuto a 3 campi di sterminio durante la Seconda Guerra Mondiale – Boris Romanchenko, morto nella città ucraina di Kharkiv mentre era all’interno del suo appartamento. Il palazzo dove viveva è stato bombardato dalle forze armate russe e per lui non c’è stato niente da fare. Romanchenko, durante la Seconda Guerra Mondiale, aveva vissuto gli orrori del campo di concentramento di Buchenwald, di Dora-Mittelbau, di Bergen-Belsen. A dare l’annuncio della morte, attraverso Twitter, è stato il comitato internazionale dei sopravvissuti ai campi di concentramento di Buchenwald e Mittelbau-Dora di Romanchenko era il vice presidente. “Il nostro amico Boris, sopravvissuto ai campi di concentramento di Buchenwald, Mittelbau-Dora e Bergen-Belsen è morto in un attacco al suo condominio a Kharkiv. Siamo profondamente scioccati” si può leggere nel breve comunicato.
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Foto di geralt da Pixabay