parole tedesche

Come ricordare il genere delle parole tedesche

Uno dei problemi più grandi per chi sta imparando la lingua tedesca è l’identificazione del genere. Un professore della lingua spiega come distinguerlo.

Si usa derdie, or das? Impossibile capirci qualcosa in questa lingua tanto logica quanto complessa. Eppure potrebbero esserci dei trucchi per riuscire a capire quando e come utilizzare gli articoli: lo ha spiegato il professore di lingua Dirk Norhoff al thelocal.de , rivelandoci alcuni modi per ricordare il genere delle parole.

Nomi maschili

In tedesco le parole maschili sono precedute dall’articolo der al caso nominativo e ci sono alcuni vocaboli che sono sempre al maschile. Questi sono:

  • Le persone riferite al maschile, ad esempio der Mann (uomo), der Vater (padre), der Arzt (dottore)
  • I giorni della settimana, ad esempio der Montag (lunedì), der Dienstag (martedì)
  • I mesi, ad esempio der Januar (Gennaio), der Februar (Febbraio)
  • Le stagioni, ad esempio der Sommer (estate), der Frühling (primavera), der Herbst (autunno)
  • Il tipo di precipitazione, ad esempio der Regen (pioggia), der Schnee (neve), der Hagel (grandine)

Ci sono anche alcune parole che contengono nel suffisso l’indicazione circa il genere:

  • Nomi derivati da un verbo che non finiscono in -en ad esempio der Lauf (corsa), der Sitz (posto a sedere)
  • Parole che finiscono in -ig -ich, ad esempio der Teppich (tappeto), der Honig (miele)

Nomi femminili

I nomi femminili hanno l’articolo die al nominativo e all’accusativoder al dativo e genitivo.

Le seguenti parole sono sempre al femminile:

  • Nomi di persona riferiti al femminile, ad esempio die Mutter (madre), die Ärztin (dottoressa), die Lehrerin (professoressa)
  • Numeri utilizzati come nomi, ad esempio die Eins, die Zwei, die Drei
  • Nomi che derivano da verbi che finiscono per -t, ad esempio die Fahrt (il viaggio), die Hast (la fretta)

Nel dubbio il professore suggerisce sempre di utilizzare l’articolo femminile poiché statisticamente il più probabile. Poi, come per le parole maschili, anche qui ci sono dei casi in cui il suffisso può suggerire il genere:

  • Parole che terminano in -ness-keit-ik-schaft-ur-ität-ung, ad esempio die Freiheit (libertà), die Möglichkeit (possibilità), die Kritik (critica), die Gesellschaft (comunità), die Zensur (censura), die Identität (identità), die Hoffnung (speranza)
  • Parole che terminano in -e, -ei, -enz, -ie, -ion, -anz sono spesso al femminile, ad esempio die Lampe (lampada), die Partei (partito), die Intelligenz (intelligenza), die Kopie (copia), die Religion (religione), e die Arroganz (arroganza). Sono molte le eccezioni in questo caso ma vale ciò che è stato detto prima: nel dubbio utilizzare die.

Nomi neutri

In tedesco, il caso neutro utilizza l’articolo das al nominativo e all’accusativo e dem e des negli altri casi. queste sono le parole che vogliono sempre il neutro:

  • Diminutivi (parole che terminano in -chen e -lein), ad esempio das Mädchen (ragazzina), das Büchlein (libricino)
  • Colori, ad esempio das Rot (rosso), das Gelb (giallo), das Blau (blu)
  • Nomi presi dall’infinito che hanno lo stesso spelling, ad esempio das Essen (cibo), das Leben (vita)
  • Nomi derivati da aggettivi, ad esempio das Gute (buono), das Böse (cattivo)

Queste invece sono solitamente neutre:

  • Nomi di metalli ed elementi chimici, ad esempio das Gold (oro), das Eisen (ferro), das Aluminium (alluminio)
  • Parole prese da altre lingue, ad esempio das Baby (baby), das Niveau (il livello)

Anche qui ci sono dei suffissi che indicano il genere neutro:

  • Parole che terminano in -ment, -nis, -o, -um, -tum, ad esempio das Instrument (strumento), das Gedächtnis (memoria), das Auto (auto), das Museum (museo), das Eigentum (proprietà)

Un ultimo consiglio

Sarebbe buona norma imparare le parole con i loro rispettivi articoli, così da non avere dubbi. In ogni caso il monito del professore è quello di provare: l’articolo inesatto è considerato sì un errore ma assai minimo se la pronuncia e il lessico sono buoni.

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