Al Castello di Charlottenburg i concerti dedicati al barocco italiano, tedesco e inglese

Al Castello di Charlottenburg è iniziata la stagione concertistica di musica classica che durerà fino al mese di dicembre. Oltre alla musica, cibo e champagne.

Il 20 luglio si è tenuto il primo concerto della stagione estiva all’Orangerie del Castello di Charlottenburg. Il programma con musiche di W. A. Mozart e J. C. Bach verrà replicato il 27 agosto secondo un concept che prevede una cena alle ore 18:00 e l’ingresso al concerto alle 20:00. Il 3 settembre e nei giorni 4, 8 e 17 di dicembre saranno invece eseguite opere di autori che hanno segnato la storia del barocco musicale italiano, tedesco e inglese. Un’offerta suggestiva per intenditori e appassionati di musica classica; ma anche per coloro che desiderano vivere una serata regale tra le mura di uno dei più bei castelli di Berlino. I biglietti sono disponibili online e al botteghino con riduzioni di prezzo per gli studenti e gli under dodici.

Una dimensione anacronistica

Se il tempo sembra rallentare quando si accede al giardino del castello di Charlottenburg, entrare nell’Orangerie – ossia la sala ove venivano trasferiti gli alberi di arancio e di limone nella stagione invernale – e ascoltare un complesso cameristico che indossa abiti di un’altra epoca annulla ogni percezione temporale, fatta eccezione per quella regolata dalla musica stessa. Ad accogliere e a intrattenere il pubblico lungo l’intera serata è il zeremonienmeister Oliver Kube. Egli annuncia i brani inseriti in repertorio e presenta gli artisti che stabilmente si esibiscono.

La componente italiana

I repertori dei concerti in programma riferiscono di una cultura europea in cui il contributo italiano è sempre presente nell’elemento testuale o musicale. Ne sono esempio Antonio Vivaldi, Luca Antonio Predieri e il poeta Vittorio Amedeo Cigna-Santi, autore del libretto di “Mitridate“. Sono numerosi inoltre gli artisti che sono giunti in Italia tra il XVII e il XVIII secolo per poter portare a compimento la propria formazione: si pensi allo stesso Mozart e ai tre viaggi itineranti che gli hanno permesso di percorrere l’intero stivale tra il 1769 e il 1773; in queste occasioni apprese il linguaggio operistico italiano e compose “Ascanio in Alba“, “Mitridate re di Ponto” e “Lucio Silla“. Anche il musicista inglese Händel soggiornò in Italia tra il 1706 e il 1710 studiando e componendo su commissione.

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Immagine di copertina: © Senorita78 da Wikimedia Commons