Berlino avrà una casa museo per il grande dadaista George Grosz in un’ex pompa di benzina d’epoca

A Berlino si ridarà vita a una vecchia pompa di benzina, trasformandola in un museo dedicato interamente al pittore tedesco George Grosz

A Berlino verrà aperto un museo interamente dedicato alle opere del pittore, grafico e caricaturista George Grosz. Pur essendo uno degli artisti tedeschi più importanti della prima metà del XX secolo, a Berlino ancora non esiste un museo incentrato sulle sue opere d’arte e sulla sua vita. Ma, finalmente, la George Grosz Estate ha annunciato che il progetto del  museo a lui dedicato verrà inaugurato a maggio 2022. Seguendo la vera filosofia di Berlino di ridare vita a luoghi in disuso o abbandonati, il museo sorgerà in una vecchia stazione di servizio a Schöneberg risalente al 1950, che è stata convertita in una casa dal commerciante d’arte Juerg Judin nel 2008.

Das Kleine Grosz Museum, Il piccolo museo di Grosz

Il nuovo museo dedicato all’artista tedesco si chiamerà “Das Kleine Grosz Museum”, che significa “Il piccolo museo di Grosz“. Per il nome del museo si è scelto di fare un gioco di parole con il nome del pittore dato che il termine “Gross”, in tedesco, significa “Grande”. Alcuni sponsor privati hanno finanziato il museo che sorgerà in un’ ex stazione di servizio, in Bülowstrasse. Nel 2008 il commerciante d’arte Juerg Judin decise di comprare questa vecchia stazione e successivamente trasformò questo luogo, ormai abbandonato, in una casa. Judin ha ampliato la zona della vecchia pompa di benzina costruendo una piccola estensione accanto ad essa e ha trasformato questo ambiente in un autentico tesoro urbano con pini, bambù e un laghetto di carpe.

La volontà del nuovo museo è quella di concentrarsi sugli aspetti ancora poco conosciuti della carriera dell’artista tedesco. Il museo sarà per il momento temporaneo e rimarrà aperto per cinque anni. Al suo interno non è prevista una collezione permanente ma, in questi cinque anni, si alterneranno 10 mostre temporanee con prestiti dagli eredi dell’artista, dalla Grosz Estate e da collezionisti privati. L’ingresso del museo sarà l’officina dell’ex stazione di servizio e, al suo interno, verrà anche allestito un caffè dove i visitatori potranno rilassarsi e discutere delle opere di Grosz. L’obiettivo del museo è quello di creare uno scambio vivace tra generazioni e affrontare le sfide sociali del presente.

L’arte di Grosz come messaggio di un paese in decadenza

Gross (questo il suo vero cognome) nacque a Berlino nel 1893 e, nel 1916 decise di modificare il suo nome in George Grosz. Grosz insieme a John Heartfield e a suo fratello, divenne uno degli esponenti principali del movimento artistico espressionista Dada berlinese. Questo movimento artistico nacque in Svizzera come protesta contro le barbarie provocate dalla Prima guerra mondiale e come espressione del malcontento di quel periodo. E proprio a causa di questa situazione le opere di Grosz assunsero sempre più i connotati di denuncia politica. Questo gli causò molti problemi nella Germania nazista e decise così nel 1933 di emigrare negli Stati Uniti e solo poco prima della sua morte, nel 1956, tornò a Berlino L’artista tedesco era noto soprattutto per questi suoi dipinti, disegni ed illustrazioni fortemente critici nei confronti della società a lui contemporanea. Dopo la Prima guerra mondiale lavorò anche per la rivista satirica “Die Pleite”, per la quale realizzò alcune caricature.

Nei suoi dipinti Grosz attacca l’alta borghesia, i politici, il clero e gli industriali. Tutte “categorie” che l’artista ritiene essere la principale causa della decadenza, anche morale, della Germania. Grosz vuole trasmettere con le sue opere oggettività, mostrando una specifica realtà storica e sociale, utilizzando così l’arte come strumento per trasmettere un messaggio necessario, in grado di arrivare al maggior numero di persone possibile. Per esempio nell’opera “I Pilastri della società”, Grosz vuole rappresentare la situazione politica in Germania. Per fare ciò, sceglie delle figure che incarnano il potere nella società: un prete, due politici  borghesi, un giornalista e dei soldati.

 

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Immagine di copertina: Metropolis di George Grosz