Al Museum Barberini di Potsdam la mostra sulla fotografia ottocentesca e il suo incontro con la pittura impressionista
“Eine neue Kunst. Photographie und Impressionismus” è la mostra che dal 12 febbraio all’8 maggio 2022 si potrà visitare al Museo Barberini a Potsdam
Il Museo Barberini di Potsdam ospiterà soltanto per qualche mese la mostra “Eine neue Kunst. Photographie und Impressionismus” in cooperazione con il Museo Von der Heydt di Wuppertal. È qui che la fotografia ottocentesca – intesa come forma d’arte autonoma – incontrerà la pittura impressionista.
La mostra impressionista al Museo Barberini
L’influenza della pittura impressionista è notevole: molti fotografi dell’ottocento presero spunto proprio dai dipinti impressionisti, tanto che scelsero gli stessi motivi dei pittori e li trasportarono nella loro fotografia. Foreste, scogliere e anche la moderna metropoli parigina, erano solo alcune delle scene in cui i grandi fotografi hanno studiato il cambiamento della luce e i fenomeni climatici. Un’influenza che però era anche competizione. Chi sapeva rappresentare meglio la realtà, la pittura o la fotografia? I fotografi ottocenteschi perseguivano grandi ambizioni artistiche, per questo utilizzavano nuovi e sempre più innovativi procedimenti tecnici per migliorare la composizione la prospettiva.
Il percorso illuminato dalla mostra mette in luce lo sviluppo della fotografia a partire dal 1850 e fino al 1900 circa, quando è stata identificata come forma d’arte autonoma.
Sei sezioni per ammirare la fotografia impressionista
- Con più di 150 opere, la mostra ospita grandi opere di fotografi come Gustave Le Gray, Alfred Stieglitz, Heinrich Kuehn e Louise Deglane, senza dimenticare Stéphanie Breton. Sono sei le sezioni in cui si dividono queste opere:
- Il cielo e il mare – Gustave Le Gray ha realizzato una serie di fotografie catturando le onde del mare e le nuvole in cielo in diversi momenti della giornata.
- Parigi come centro della modernità ottocentesca – la capitale francese era nel 1870 la metropoli più moderna d’Europa, per questo era al centro dell’interesse di molti artisti.
- Luci e ombre: foreste – i fotografi hanno cercato di riprendere ciò che facevano i pittori impressionisti, cioè dipingere “en plein air”. Affascinati dal villaggio di Barbizon, molti fotografi hanno visitato quel luogo in cerca dell’ispirazione giusta proprio come i pittori.
- La campagna e il fiume – una delle opere più famose in relazione a questa sezione è l’albero caduto catturato dalla macchina fotografica di André Giroux.
- Pittorialismo – un movimento nato alla fine del XIX secolo con l’obiettivo di elevare la fotografia allo stesso livello della pittura.
- Autocromia – un procedimento di fotografia, inventato dai fratelli Lumière, che si basa sulla sintesi additiva per realizzare fotografie a colori.
Scoprite i dipinti impressionisti nella collezione di Hasso Plattner
Al piano superiore del Museo Barberini la mostra continua con la collezione di Hasso Plattner. Più di 100 grandi opere impressioniste vi sveleranno la connessione fra la pittura e la fotografia dell’ottocento. Monet, Picasso, Cézanne e Sisley sono solo alcuni dei grandi artisti impressionisti e post-impressionisti di cui possiamo vedere esposte le magnifiche opere. Sono ben 34 i dipinti di Claude Monet al Museo Barberini, per questo è il secondo museo in Europa – secondo solo a Parigi – in cui si possono osservare così tante opere di questo artista. Qui troviamo anche due dei 250 dipinti realizzati per la serie “Ninfee” e alcuni raffiguranti la città di Venezia, città amata non solo da Monet ma da numerosi artisti dell’epoca.
Informazioni utili
Il Museo Barberini: Humboldtstraße 5-6, 14467 Potsdam
Periodo: dal 12 febbraio all’8 maggio 2022
Orari d’apertura: lunedì e da mercoledì a domenica dalle ore 10.00 alle 19.00 (chiuso il martedì).
Costo ticket: 16 euro (sabato e domenica 18 euro). Le informazioni sulle riduzioni sono disponibili al sito ufficiale del Museo Barberini.
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Immagine di copertina: screenshot dal video YouTube / ©Museum Barberini