Von der Leyen: “UE non pronta a condividere i vaccini con Paesi più poveri”
Ursula Von der Leyen ha espresso la sua perplessità nel dare dosi di vaccini COVID-19 ai paesi in via di sviluppo, l’UE è ancora in lotta con la propria fornitura
L’annuncio, in controtendenza rispetto a quanto dichiarato la scorsa primavera, arriva mentre l’Europa sta vivendo la terza ondata pandemica. Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha affermato che l’UE non condividerà i vaccini contro il coronavirus con altri paesi, almeno fino a quando non avrà una situazione interna stabile. Un’apparente inversione delle precedenti promesse del Blocco, Von der Leyen si era infatti fortemente battuta, nella primavera del 2020, per fornire vaccini in tutto il mondo. Attualmente, la somministrazione delle dosi avviene perlopiù nelle nazioni maggiormente sviluppate. Tuttavia, l’UE appoggerà l’iniziativa COVAX dell’organizzazione mondiale della sanità (OMS), il cui scopo è accelerare lo sviluppo e la produzione di vaccini COVID-19 per garantire un accesso equo a tutti i Paesi del mondo. A tal proposito, Von der Leyen ha dichiarato che l’UE ha già investito 2,2 miliardi di euro in questa iniziativa e COVAX ha già consegnato 30 milioni di dosi a 52 Paesi.
L’UE pressa AstraZeneca e minaccia di vietare l’esportazioni ad altri paesi
I produttori farmaceutici con sede nell’UE hanno spedito 41 milioni di dosi di vaccino a 33 Paesi dall’inizio di febbraio, ha ribadito Von der Leyen, e questo fa dell’Unione uno dei più grandi esportatori al mondo di vaccini contro il coronavirus. Inoltre, secondo la Commissione Europea, 9 milioni di vaccini sono passati dall’UE al Regno Unito e un milione agli Stati Uniti. «Non posso spiegare ai cittadini europei perché stiamo esportando milioni di dosi di vaccino in Paesi che producono i vaccini stessi – e da cui non torna nulla», ha dichiarato il presidente della Commissione Europea, minacciando di sospendere le esportazioni di vaccini AstraZeneca se l’azienda non dovesse adempiere ai suoi obblighi di fornitura. «Abbiamo la possibilità di vietare un’esportazione pianificata. Bisogna che si rispetti il contratto con l’Europa prima di iniziare a effettuare consegne in altri paesi», ha dichiarato Von der Leyen al Funke Media Group, aggiungendo che la società farmaceutica anglo-svedese ha consegnato solo 30 % dei 90 milioni di dosi di vaccino che aveva promesso per il primo trimestre dell’anno. Inoltre, ha invitato gli altri Paesi a ricambiare l’apertura dell’UE, richiamando l’attenzione dei leader nazionali per una nuova discussione.
Regno Unito contro il divieto di esportazioni di vaccini
In seguito a quanto annunciato dalla commissione Europea, il Segretario alla Difesa del Regno Unito Ben Wallace ha palesato le sue perplessità, considerando controproducente fermare le esportazioni di AstraZeneca. «L’unica soluzione plausibile è la collaborazioni fra Stati. Così facendo l’UE minerebbe non solo le possibilità dei propri cittadini di avere un programma di vaccinazione adeguato, ma lo negherebbe anche molti altri paesi in tutto il mondo, con un danno reputazionale per l’Unione Europea che troverebbero molto difficile cambiare a breve termine.»
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Immagine di copertina: Ursula Von der Leyen Copyright flickr CC BY 2.0