Uno studio dimostra che la maggior parte dei turchi ormai sente la Germania come casa

Il 63% dei partecipanti ha dichiarato che la Germania è la loro patria, ma mantiene un legame emotivo con la Turchia.

A partire dagli anni Sessanta e Settanta la Germania ha assistito a una rapida crescita della comunità turca, favorita dalle politiche di immigrazione e ricongiungimento familiare. Oggi parlare di integrazione sembra riduttivo: uno studio, condotto principalmente tra la popolazione turca nel Nord-Reno Westfalia, dimostra come la maggior parte degli intervistati si interessi di più alla politica tedesca che a quella turca. Un’idea di «casa» che oltre alla frequentazione delle Moschee e alle tradizioni culinarie abbraccia il senso civico di sentirsi parte della vita del paese. Rispetto ai dati del 2001, questo sentimento di appartenenza è aumentato per il 7% della popolazione.

Tra tensioni razziali e politiche di integrazione: il caso di Berlino

In questo articolo abbiamo parlato di come gli Spätkauf berlinesi, gestiti prevalentemente da turchi, rappresentino l’essenza dinamica e multiculturale della città. Se pensiamo anche ai numerosi Döner Kebap è ancora più evidente come il paesaggio urbano sia disegnato anche dalla presenza della comunità turca. Berlino è una città giovane e in continuo cambiamento, e il fervore culturale apportato dai turchi in ambito culinario, letterario, sportivo ed economico la rendono ricca di nuovi stimoli. Tuttavia, ci sono stati casi in cui la politica tedesca ha ostacolato la permanenza dei turchi: negli anni Ottanta, il Cancelliere Helmut Kohl dava incentivi finanziari ai migranti che tornavano in patria. L’insuccesso di questa politica, unito al periodo successivo alla caduta del Muro, ha inasprito le tensioni razziali: negli anni Novanta i movimenti neo-nazisti misero in atto diversi atti di violenza nei confronti della comunità turca, e ancora oggi non tardano a organizzarsi in manifestazioni pubbliche.

 

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Breve storia della comunità turca in Germania

Le relazioni tra i due paesi risalgono all’alleanza turco-tedesca firmata nel 1914, che sanciva l’ingresso in guerra dell’allora Impero Ottomano a fianco della Quadruplice Alleanza. Dobbiamo però aspettare la fine della seconda guerra mondiale e il boom economico tedesco (Wirtschaftswunder) per poter parlare di diaspora turca in Germania. Subito dopo l’inizio della costruzione del muro nel 1961 e la divisione tra DDR e Germania dell’Ovest emerse il bisogno di manodopera, alimentato dalle limitazioni al flusso di immigrati dalla Germania orientale. La Germania Ovest firmò quindi un accordo con la Repubblica di Turchia per reclutare forza lavoro tra i migranti. Fondamentale poi l’abolizione della clausola di Gastarbeiter (lavoratori ospiti) dagli accordi e la politica sui ricongiungimenti familiari del 1974 per la crescita dell’immigrazione turca in Germania. Oggi comprende oltre 3 milioni di persone ed è una delle più grandi comunità diasporiche d’Europa.

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Immagine di copertina: © Wikipedia