Truffe dei centri tamponi, per circa metà dei tedeschi la responsabilità è del Ministro della salute

Per metà dei tedeschi il Ministro della salute è da ritenersi responsabile per le truffe che si sono verificate nei centri Covid dove vengono effettuati i tamponi veloci

Sul territorio tedesco sono presenti oltre 15.000 centri Covid presso i quali, da marzo 2021, i tedeschi possono sottoporsi ad almeno un test veloce gratuito alla settimana. Alcuni Länder offrono addirittura un test gratuito al giorno. Questi centri sono stati creati rapidamente, spesso sfruttando luoghi temporaneamente chiusi quali chioschi, bar e biblioteche. Alla fine della scorsa settimana sono stati segnalati diversi centri presso i quali si sarebbero verificate attività fraudolente. Alcuni giornalisti si sono appostati all’ingresso di diversi centri per i test e ne hanno contato i visitatori giornalieri. Confrontando poi i dati così ricavati col numero di test che il personale ha successivamente sostenuto di aver effettuato, è risultato evidente uno squilibrio. Il numero di test effettuati dichiarato è infatti risultato maggiore del numero di persone che hanno fatto ingresso nei centri. Un sondaggio online dell’istituto di ricerca Civey ha dimostrato che poco più del 50% degli intervistati è dell’opinione che il Ministro della salute sia da ritenersi responsabile per questi episodi di frode. Quasi il 40%, però, non considera responsabile il Ministro mentre il 10% è indeciso. Pare che, se si suddividono i partecipanti per preferenza di partito, un numero particolarmente elevato di potenziali elettori AfD vede Spahn come responsabile, più dell’80%. Tra gli elettori dell’Unione invece, solo un terzo ritiene il Ministro colpevole.

Provvedimenti contro la frode nei centri Covid

Un portavoce del Ministero della salute ha affermato che in futuro il numero di test che un centro Covid afferma di aver effettuato sarà confrontato con il numero di kit che gli sono stati forniti e fatturati. Oltre a controlli casuali da parte del personale delle autorità sanitarie, ci saranno anche controlli dei conti e dei fatturati dei rispettivi centri di test. Si prevede inoltre un calo della quantità di denaro ricevuta da ogni centro, poiché il costo dei kit sta calando significativamente. Questo dovrebbe contribuire a diminuire i casi di frode finora registrati.

I centri Covid ricevono un rimborso dallo Stato fino a 18 euro per ogni test eseguito

Certamente, l’approccio dei test gratuiti ha contribuito notevolmente al successo della Germania nel tenere sotto controllo la terza ondata del virus. Tuttavia, la gestione ammistrativa dei relativi centri ha sollevato molte polemiche. I centri che offrono test gratuiti attraverso il sistema Bürgertest ricevono  infatti dallo Stato un rimborso di 18 euro per ogni tampone effettuato. Per via del numero costantemente in crescita dei centri, tuttavia, nessun sistema di tracciamento automatico rispetto al numero di test effettivamente eseguiti è stato istituito. Nessuno ha quindi potuto verificare la veridicità dei dati presentati al Governo, in base ai quali i centri sono rimborsati. Apparentemente, ai fini del rimborso, gli operatori non dovevano nemmeno dimostrare di aver acquistato i kit.

 

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Immagine di copertina: Soldi Centri Covid ©Geralt da Pixabay