Tedeschi in vacanza in Italia: 8 ore per un tampone e poi non controlla nessuno

La famiglia Rößler in vacanza a Bibione attende 8 ore per un tampone rapido che non verrá mai controllato al confine.

I protagonisti della vicenda sono una famiglia tedesca in vacanza a Bibione, località balneare situata in Veneto. Al termine del loro soggiorno, la famiglia si è recata presso uno dei centri tamponi disponibili per sottoporsi al test antigenico. La signora Rößler era l’unica ad aver già ricevuto entrambi le dosi vaccinali, mentre il marito e i tre figli non disponevano di alcuna certificazione. Da qualche mese, gli spostamenti all’interno degli stati europei sono vincolati dal rispetto delle misure delineate nelle ultime ordinanze, introdotte per prevenire la diffusione del virus. Per ottenere il  via libera, è obbligatorio presentare il Green Pass o un certificato che dimostri la guarigione dell’individuo oppure il risultato negativo di un tampone antigenico o molecolare. La documentazione consente un regolare spostamento attraverso i confini europei e un soggiorno nel rispetto delle norme di contenimento della pandemia.

L’Odissea della famiglia tedesca alla ricerca di un tampone

Pur essendosi informati anticipatamente, l’unico luogo disponibile nella località di Bibione Terme, era purtroppo già al completo. Inoltre, il tampone per il test antigenico aveva un costo unitario di €40, tutt’altro che economico, considerando che in Germania i tamponi sono gratuiti. La famiglia Rößler si è quindi successivamente rivolta al proprio Tour Operator, il quale a sua volta non ha purtroppo trovato nessun centro disponibile. Dopo diverse ricerche dall’esito fallimentare, il centro disponibile più vicino si é rivelato essere quello di Portogruaro, situato a circa 30 chilometri dalla località balneare di Bibione, con disponibilità di tamponi gratuiti.

I tamponi a Portogruaro e una serie innumerevole di gaffe

Una volta giunti sul posto, nonostante fossero solo le 8.20 del mattino, i tre ragazzi e il padre si sono trovati davanti una fila chilometrica, e come affermato dal signor Rößler, sembravano circa 1200 persone. Dopo 8 interminabili ore, la famiglia ha potuto ottenere il risultato negativo del tampone e salutare così il personale cordiale e competente che tuttavia, non parlava né tedesco né inglese. Giunti infine al valico della frontiera tra Italia e Austria, la famiglia di vacanzieri non ha trovato alcuna postazione per il controllo degli esiti dei loro test. Il signor Rößler, dopo le varie vicissitudini, si è definito dispiaciuto e amareggiato in merito alla totale mancanza di controlli.

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 Immagine in evidenza: Bibione Pixabay