Tampone e quarantene: guida per viaggiare dall’Italia alla Germania
Dal 13 Maggio 2021 sono entrate in vigore nuove regole per l’ingresso in Germania.
La Germania ha introdotto la nuova normativa “Corona-EinreiseVerordnung“, valida su tutto il territorio tedesco. La quarantena obbligatoria all’ingresso per i viaggiatori provenienti dai Paesi UE (+Schengen) è stata abolita per 3 categorie:
- vaccinati: chiunque abbia completato da almeno 14 giorni il ciclo vaccinale (una o due dosi a seconda del tipo di vaccino; comunque una sola dose per chi sia già stato malato di Covid);
- guariti: chiunque sia risultato positivo al Covid 19 non meno di 28 giorni e non più di 6 mesi prima;
- “testati negativi”: chiunque sia risultato negativo ad un tampone molecolare (PCR) o antigenico (nelle ultime 72 ore se PCR; nelle ultime 48 ore se antigenico); nel caso degli ingressi da aree a rischio varianti, l’antigenico deve essere effettuato nelle 24 ore precedenti l’arrivo in Germania.
Per queste categorie di viaggiatori, per l’accesso in Germania sarà sufficiente registrarsi sul portale online www.einreiseanmeldung.de (possibile soltanto nei 3 giorni immediatamente precedenti l’ingresso) e presentare al gate la propria documentazione di viaggio (nello specifico certificato di vaccinazione, guarigione o esito negativo del test). Alcune compagnie aeree permettono di caricare la documentazione di viaggio direttamente durante il check-in online, ma in alternativa rimane possibile esibirle in formato cartaceo. La documentazione sulla vaccinazione, la guarigione o l’esito del tampone può essere scritta in italiano (oltre che in tedesco, inglese, francese e spagnolo).
Passo per passo, come prepararsi per un viaggio in Germania
- Registrarsi online nei 3 giorni prima della partenza sul portale www.einreiseanmeldung.de. É possibile impostare il portale in lingua italiana. Nel corso della registrazione, vi sarà richiesto di indicare i vostri dati personali, i Paesi in cui vi siete recati nei 10 giorni precedenti l’ingresso in Germania, le modalità di ingresso, i recapiti di soggiorno in Germania e la documentazione circa il fatto di essere vaccinati, guariti o “testati negativi”.
- Qualora necessario, sottoporsi ad un test Covid. Lo Stato italiano non offre test gratuiti, è quindi necessario recarsi presso farmacie ed altri enti che offrono tale servizio e comprarlo a proprie spese. Ricordiamo che i test PCR sono validi se effettuati fino a 72 ore dall’orario di ingresso in Germania, mentre il test antigenico (o rapido) va eseguito entro 48 ore.
- Per chi volerà in Germania: alcuni aeroporti offrono test rapidi presso le farmacie aeroportuali ad un prezzo che oscilla tra i 20 ed i 40 euro. In questi casi, ci si può sottoporre al tampone direttamente in aeroporto, attendere 15 minuti per il risultato e quindi imbarcarsi. Vi consigliamo tuttavia di considerare le lunghe code che immancabilmente si formano e di prenotare il test in aeroporto almeno 3 ore in anticipo rispetto all’orario del volo.
- Chi nei 10 giorni precedenti l’ingresso in Germania si sia recato soltanto in aree a rischio “normali” (come l’Italia) ed entri in Germania con mezzi di trasporto diversi dall’aereo può effettuare il tampone anche dopo l’ingresso nel Paese, in tempo utile per disporre del risultato entro 48 ore dallo stesso.
I casi di esenzione dagli obblighi
Le principali eccezioni all’obbligo di registrazione e di quarantena sono le seguenti:
- persone che abbiano soltanto transitato, senza soste significative, in area a rischio (lo scalo aereo non rientra in questa fattispecie);
- persone in mero transito in Germania (il territorio tedesco deve essere lasciato nel più breve tempo possibile);
- persone che lavorano nel settore dei trasporti (se sono state in aree a rischio varianti, solo per soggiorni inferiori a 72 ore);
- pendolari (solo se la loro attività è da considerare indispensabile e improcrastinabile);
- per soggiorni non superiori a 72 ore (e sempre che non siano state in aree a rischio varianti), persone che fanno ingresso in Germania per far visita a parenti di primo grado (o partner non conviventi) o che per lo stesso motivo siano state per meno di 72 ore in aree a rischio.
Per ulteriori informazioni vi consigliamo di consultare la pagina dedicata dell’Ambasciata Italiana a Berlino.
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