Scandalo al Bode Museum di Berlino: il Busto di Flora non è di Leonardo, ma dell’800

Il Cnrs di Parigi smentisce la paternità leonardesca del Busto: a stabilirlo le analisi chimiche e la datazione al carbonio-14.

Il Centro nazionale di ricerca scientifica ha pubblicato in questi giorni uno studio sulla rivista Scientific Reports che chiude definitivamente un dibattito storico-artistico lungo più di un secolo. È dal 1909 infatti che gli storici dell’arte discutono sull’origine del Busto della dea romana della natura. Wilhelm von Bode, allora direttore generale delle Raccolte d’Arte prussiane, rimase convinto fino alla morte che fosse opera di Leonardo. Ma l’oggettività della scienza ha dato ragione ai numerosi critici (inglesi, in particolare) che hanno accusato lo storico dell’arte tedesco di aver acquistato un falso.

Le analisi sull’opera

La morbidezza delle linee e la dolcezza del volto di Flora hanno sicuramente tratto in inganno von Bode nell’attribuire il Busto allo stile leonardesco. Tuttavia, le analisi chimiche e la datazione al carbonio-14 hanno dimostrato come la cera utilizzata nel processo creativo sia composta principalmente da bianco di balena, una sostanza, estratta dalle teste di alcuni cetacei, in voga nelle botteghe artistiche del XIX secolo o, unito alla cera d’api, nella produzione di candele. Una tecnica di lavoro troppo tarda, dunque, rispetto all’epoca rinascimentale in cui visse e lavorò Leonardo. Analisi simili sono state effettuate anche su due bassorilievi realizzati da Richard Cockle Lucas nel 1848 e nel 1850 e i risultati evidenziano come lo scultore inglese utilizzasse spesso questi materiali.

Un po’ di storia: il Busto di Flora e le tensioni anglo – tedesche

Il dibattito sull’origine della scultura iniziò nel 1909, quando Wilhelm von Bode l’acquistò a Londra per poi esporla al Kaiser Friedrich Museum (ora Bode Museum). Von Bode era convinto che il Busto appartenesse a Leonardo e fu soddisfatto di aver sottratto ai rivali inglesi un tale tesoro. Siamo negli anni immediatamente precedenti la Prima Guerra Mondiale, e il clima tra le due potenze europee non era dei più sereni: la Germania rappresentava una minaccia al dominio coloniale inglese. La stampa inglese ribatté che l’opera, datata 1846, era dello scultore inglese Richard Cockle Lucas. Ne nacque un lungo dibattito giornalistico, in cui anche il figlio di Lucas, Albrecht, dichiarò di aver aiutato il padre nella realizzazione del Busto disegnando uno schizzo preparatorio ispirandosi alla mano di Leonardo da Vinci. Il Kaiser Friedrich Museum decise di indagare, e rimuovendo la base del Busto trovò dei pezzi di giornale datati al 1840. Solo oggi il dubbio sull’origine del Busto di Flora è finalmente chiarito.

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Immagine di copertina: screenshot da YouTube.