Rider da Lieferando: pregi e difetti delle condizioni di lavoro per chi consegna il cibo a Berlino

Alla scoperta di uno dei lavori più in voga per chi, straniero, si trova al momento in Germania senza altre possibilità di sbocchi professionali: fare il rider per Lieferando

Lierefando è la più importante azienda nella consegna cibo in tutta la Germania. Solo da qualche mese ha un competitor: è Wolt, azienda finlandese che, con il suo ingresso, ha rotto un monopolio che durava da più di un anno, ovvero da quando Foodora e Deliveroo avevano abbandonato il mercato. Lavorare per uno dei dei marchi è diventata una delle poche opportunità nel lavoro per chi non conosce bene la lingua tedesca e, soprattutto in tempi di pandemia, ha bisogno velocemente di liquidità. È questa la ragione per cui abbiamo deciso di approfondire la questione. Per farlo abbiamo raccolto informazioni e intervistato alcuni rider di entrambe le aziende, anche alla luce del fatto che la settimana scorsa a Kreuzberg si è svolta una protesta dei rider, che reclamano maggiori diritti e, forse, in futuro, anche la possibilità di fondare un sindacato.

Come candidarsi e requisiti per un rider da Lieferando

La candidatura a corriere per Lieferando è completamente automatizzata attraverso la pagina web. Non è richiesta la conoscenza del tedesco e tutto il processo può essere svolto in inglese. È necessario avere un mezzo di locomozione proprio, vanno bene bicicletta, scooter o automobile e, soprattutto, avere un codice fiscale (Identifikationsnummer). Dopo aver compilato il modulo online, se tutto va bene, si viene contattati telefonicamente per un breve colloquio online. Se si viene accettati si ha diritto, logicamente, alla fase di formazione.

La formazione per un rider di Lieferando

La formazione avviene prima di tutto con un breve video esplicativo. Una volta visto bisogna svolgere un test online di comprensione. Per chi lavora in bicicletta, zaino, guanti, giacca e casco vengono fornite da Lieferando (in cambio di una caparra). Vengono offerte anche delle mascherine. Procurarsi una bicicletta e ripararla in caso si rompa è però a carico del corriere. Lieferando copre solo un massimo di 44€ mensili per le riparazioni (che vengono calcolati sui kilometri percorsi) in forma di coupon Amazon. Eventualmente Lieferando offre la possibilità di prendere in prestito una bicicletta che però deve essere riportata ogni sera a fine turno nello stesso posto dove è stata presa.

Stipendio e tipo di contratto di un rider da Lieferando a Berlino

La paga è di 10€ lordi all’ora. A questi sono da aggiungere un bonus di 0,25 € a consegna dai 25 ai 100 ordini effettuati, che poi diventano 1€ a consegna e se si superano le 200 consegne in un mese diventano 2€. A questi sono da sommarsi le mance dei clienti che possono essere sia digitali (vengono aggiunte alla busta paga ogni fine del mese e non sono tassate) o fisiche. Si può scegliere tra i seguenti tipi di contratto: Minijob, Working Student, Midijob o Part Time.

Orari lavorativi di un rider da Lieferando a Berlino

Gli orari di lavoro sono piuttosto flessibili, si può decidere in linea di massima settimana per settimana che giorni lavorare e che orari (sempre rispettando il minimo da contratto), anche se non sempre vengono rispettati. Lieferando è operativo tutti i giorni dalle 11:30 del mattino alle 22: 30. Ogni 6 ore consecutive di lavoro è obbligatorio fare un’ora di pausa non pagata.

Condizioni di lavoro a Berlino secondo chi ci lavora

“In linea di massima si lavora con qualunque meteo, anche con temporale, freddo e pioggia forte. In bicicletta si corre spesso il pericolo di scivolare. Solo in casi estremi di neve e strade ghiacciate c’è la possibilità di stare a casa. In un mese di lavoro con un contratto Part Time si percorrono circa 600-700 km. A volte bisogna percorrere quasi 5 km per consegnare un singolo ordine. Il rischio di infortunio è perciò molto alto. Bisogna passare molto tempo all’esterno al freddo aspettando di ricevere il prossimo ordine o in attesa che il ristorante termini di preparare il pasto. I clienti spesso non danno la mancia, si dimenticano di indicare a che piano vivono e aprono la porta senza indossare la mascherina.”

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