Quando il duca di Windsor incontrò Adolf Hitler
La storia della controversa relazione tra Edoardo VIII, ex re d’Inghilterra e duca di Windsor, e i nazisti.
Edoardo VIII, noto anche come duca di Windsor, nacque a Londra il 23 giugno 1894. Incoronato re dopo la morte del padre Giorgio V nel 1936, abdicò dopo soli 326 giorni di regno per sposare l’americana Wallis Warfield Simpson. Al matrimonio si opposero il Governo del Regno Unito, i governi del Commonwealth britannico e la Chiesa d’Inghilterra perché la Simpson era considerata politicamente e socialmente inadatta per via dei suoi due matrimoni falliti. Inoltre, essendo capo della Chiesa anglicana, Edoardo VIII non avrebbe mai potuto avere al suo fianco una donna divorziata. Ciò portò a una crisi che si risolse con la salita al trono del fratello minore, il monarca Giorgio VI (padre dell’attuale regina Elisabetta II). Dopo la sua abdicazione, l’ex monarca si ritirò a vita privata con il titolo di duca di Windsor. Il 3 giugno 1937 sposò la Simpson, dopo che il suo secondo divorzio divenne definitivo.
Nel 1937 il re Giorgio VI, su consiglio del gabinetto, si rifiutò di estendere alla duchessa di Windsor il grado di «altezza reale». Questa decisione ferì profondamente il duca. Nei due anni successivi, il duca e la duchessa visitarono vari paesi europei, tra cui la Germania (ottobre 1937). Durante questa visita il duca di Windsor fu ricevuto con grande onore dai funzionari nazisti ed ebbe un colloquio con Adolf Hitler. Dopo la guerra trascorse il resto della sua vita in esilio in Francia fino alla sua morte, avvenuta nel 1972.
L’ex re Edoardo VIII e le accuse di essere un simpatizzante nazista
Le immagini del Duca di Windsor con Adolf Hitler nel 1937 rimangono tutt’oggi controverse. La visita reale non ufficiale in Germania, causò molte polemiche e da allora l’ex re Edoardo VIII dovette affrontare numerose accuse di simpatie naziste. Tuttavia, in merito alla controversa vicenda, Carolyn Harris (la storica della famiglia reale) affermò che le motivazioni dietro la visita del duca erano «pacifiche» e legate all’accettazione della sua nuova moglie. La storica aggiunse che il duca era «desideroso di ritagliarsi un nuovo ruolo e assicurarsi che sua moglie fosse trattata come un membro della famiglia reale, anche se non aveva ricevuto il titolo di Sua Altezza Reale. Una questione che era fonte di preoccupazione per il duca». Così, su invito dei massimi dirigenti tedeschi, il duca si recò in visita in Germania, nonostante il Governo britannico fosse contrario. Anche secondo lo scudiero del duca, Sir Dudley Forwood (che ha compilato l’album fotografico), la visita aveva come unico fine quello di consentire alla duchessa di vivere l’esperienza di «una visita di Stato».
La situazione durante la seconda guerra mondiale
Carolyn Harris, durante un’intervista con la BBC News, dichiarò che nel 1939 – poco prima dello scoppio della guerra – il duca di Windsor contattò Hitler per cercare di negoziare una soluzione pacifica, nella speranza di far leva sul rapporto che si era instaurato tra i due durante la visita del 1937. Harris aggiunse, inoltre, che durante la guerra i legami del duca con la Germania nazista lo resero un «ostacolo» per la Gran Bretagna. Ciò portò alla sua nomina di Governatore delle Bahamas, una soluzione che permise al Governo britannico di tenerlo lontano dall’Europa per il resto della guerra.
Secondo Andrew Morton, il biografo della famiglia reale, il duca di Windsor era un simpatizzante nazista e anche antisemita. Infatti, anche dopo la fine della guerra, il duca continuò a sostenere che Hitler fosse una brava persona e che avesse fatto un grande lavoro in Germania.
Il complotto nazista per riportare Edoardo VIII sul trono britannico
Alla fine del conflitto, gli storici tentarono di pubblicare alcuni scambi telegrafici tedeschi in cui si faceva riferimento a un complotto che vedeva coinvolti il duca e la duchessa di Windsor. Il piano nazista, firmato dal Ministro degli Esteri tedesco von Ribbentrop, prevedeva la cattura del duca e della duchessa di Windsor. In cambio di un loro ritorno sul trono, i gerarchi nazisti chiedevano il loro sostegno per convincere l’amministrazione Churchill a firmare la pace con la Germania. Per scongiurare la possibilità che tali documenti diventassero di dominio pubblico, alimentando così nuovi dubbi sulla lealtà del duca di Windsor, Churchill scrisse al Presidente statunitense Eisenhower e, appellandosi al suo senso «della giustizia e della cavalleria», gli chiese di intervenire per ritardare la pubblicazione del telegramma tedesco «di almeno 10 o 20 anni». Churchill ci riuscì, ma solo per qualche anno. Quando vennero alla luce, nel 1957, il duca di Windsor li definì «pure invenzioni».
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Immagine di copertina: il duca e la duchessa di Windsor insieme a Hitler (1937), Wikipedia – Public Domain