La Norvegia ha isolato un pezzo di mare per crudeli esperimenti sulle balene

La Norvegia condurrà test sonori di sei ore su giovani balenottere minori appositamente catturate.

Il piano, approvato dall’Autorità norvegese per la sicurezza alimentare (NFSA), è quello di isolare – nell’arco di un paio di stagioni – una dozzina di balenottere minori catturate all’altezza di uno stretto sull’isola di Vestvågøy, nell’area delle Lofoten.  Qui gli animali transitano ogni anno durante la loro migrazione verso le aree più a nord del Mare di Barents. Una volte catturate, le balenottere saranno sottoposte ad una serie di test sonori dalla durata di sei ore, effettuati tramite elettrodi inseriti sotto la loro pelle. L’esperimento servirà a studiare come il cervello dei cetacei risponde alle diverse frequenze del rumore oceanico.

Esperimenti sulle balene

Le immagini aeree mostrano l’installazione di reti larghe più di un miglio, che serviranno per radunare ed intrappolare le balene in migrazione. Queste reti sono collegate ad un recinto di acquacoltura per l’allevamento dei salmoni leggermente modificato, all’interno del quale saranno eseguiti i test sui mammiferi. I ricercatori del Norwegian Defense Research  Establishment, che stanno conducendo lo studio co-finanziati dalla Marina degli Stati Uniti, sostengono che questi esperimenti misureranno il livello di tolleranza del rumore delle balene. Questo permetterà di comprendere meglio il funzionamento dei loro radar e capire come esso possa influenzare l’utilizzo del sonar navale per l’esplorazione di petrolio e gas.

Le polemiche: la vita delle balene è a rischio

La NFSA ha affermato: “La conoscenza di come l’attività umana disturba gli animali selvatici sarà sempre a beneficio degli animali. Crediamo che anche questo sia il caso.” “Non c’è nulla che indichi che questo esperimento debba essere considerato pericoloso. La nostra valutazione di gravità moderata è dovuta a come le balene devono essere tenute tra due zattere mentre viene testato il loro udito. Riteniamo che il posizionamento degli elettrodi sottocutanei, il test dell’udito e il tagging GPS nella pinna dorsale siano solo lievemente gravi.”

Eppure sono più di 50 gli scienziati, tra veterinari e gruppi faunistici di tutto il mondo, che si sono opposti pubblicamente alla realizzazione di questi esperimenti. Insieme hanno realizzato e firmato una dichiarazione di preoccupazione a condanna degli esperimenti, sostenendo che questi potrebbero causare lesioni, stress e persino la morte delle balene in oggetto. Per questo hanno richiesto la completa eliminazione degli esperimenti, sostenuti da una raccolta firme che ha già raggiunto più di 75.800 adesioni in tutto il mondo.

Erna Solberg, dell’organizzazione benefica per la fauna selvatica Whale and Dolphin Conservation (WDC), in una lettera al primo ministro norvegese, ha chiesto la cancellazione degli esperimenti in quanto “Completamente inaccettabili da un punto di vista della conservazione, della scienza e del benessere degli animali”. I firmatari includono accademici provenienti da tutto il mondo: Norvegia, Canada, Perù, Australia e Regno Unito. Nonché da organizzazioni marine come Orca and the Hebridean WhaleDolphin Trust in Scozia.

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Immagine di copertina: Michael Behrens by Unsplash