Oranienstraße, storia della leggendaria via ribelle di Kreuzberg, Berlino
Oranienstraße, la strada di Kreuzberg famosa per la presenza di ristoranti e club che la rendono una tappa ambita per la vita notturna della città
Oranienstraße è senz’altro una delle strade più famose del quartiere di Kreuzberg a Berlino. Si estende da Moritzplatz verso ovest dove si fonde con Rudi-Dutschke Strasse e da Görlizer Bahnhof verso est dove incontra Wienerstrasse. È una via commerciale tra le più importanti di quest’aerea e, nei suoi 2080 metri di lunghezza, si trovano pub, ristoranti, bar e club che la rendono una tappa ambita per la vita notturna della città.
Dalla fondazione alla Seconda Guerra Mondiale
Creata nel 1840, Oranienstraße ha una lunga, quanto interessante, storia. Con la rapida industrializzazione della città nella seconda metà dell’800, ci fu un forte afflusso di lavoratori per cui vennero costruiti alloggi proprio nella zona di Kreuzberg, il quartiere operaio dell’epoca. Nel 1849 la via prese il nome di Oranienstraße, dal nome della famiglia olandese Orange. Nella zona vivevano fianco a fianco tedeschi ed ebrei di cui si possono ancora vedere le testimonianze dalle placche dorate di fronte a molti negozi e case. Vissero e lavorarono in Oranienstraße prima della guerra anche importanti personalità come l’inventore del computer Konrad Zuse, il compositore Paul Lincke e il regista di teatro Erwin Piscator. Durante la Seconda Guerra Mondiale, a causa della sua posizione centralissima, Oranienstraße fu gravemente distrutta. Sia durante i raid aerei degli Alleati che durante la battaglia di Berlino. Si è però cercato di ristrutturare gli edifici meno demoliti come quelli che oggi si trovano nella sezione fino a Görlitzer Banhof.
Gli anni del muro e le culture sfaccettate che hanno convissuto insieme nella stessa strada
Dalla costruzione del Muro nel 1961, Oranientraße è stata isolata dagli ex quartieri limitrofi di Mitte, Friedrichshain e Treptow. Il ponte Oberbaum costituiva un passaggio fra la zona Ovest ed Est, il Muro passava a nord, la Sprea a est e il canale Landwehr a sud. Dal 1966 poi, si decise di demolire ampi spazi della SO 36, indicata ancora così in gergo dal nome del vecchio codice postale appartenente alla zona, Sudöst 36, per la costruzione di un nuovo tracciato autostradale. Per questo motivo molte case vennero abbandonate e lasciate in rovina. Negli anni ’70 emerse poi il fenomeno degli squatter, occupanti immobiliari che volevano salvare le vecchie costruzioni. Sul retro di alcuni appartamenti vennero costruite officine e ricostruiti capannoni, e in generale la strada si colorò di una nuova vita. Da qui nacque una scena radicale e ribelle di sinistra. Nel dicembre del 1980 ci furono rivolte contro la polizia per prevenire lo sgombero da parte di quest’ultima della casa di Fraenkelufer 48. Si trattò di una battaglia di strada avvenuta tra il 12 e il 13 dicembre nella quale 200 persone rimasero ferite e 66 arrestate. Alla fine le case vennero occupate senza bisogno di ulteriori interventi della polizia. Dopo questo avvenimento aumentarono gli squatter a Berlino e il picco si raggiunse nell’estate del 1981 con 165 case occupate. Contemporaneamente al fenomeno degli squatter si sviluppò anche quello della cultura punk di cui Oranienstraße ne era il centro vitale. I punk vivevano proprio a Kreuzberg e facevano le prove lì. È qui che il punk ha avuto inizio a Berlino, forse addirittura anche nella Germania intera. Ancora oggi a Oranienstraße si trova il leggendario locale SO 36, frequentato, negli anni ’70, anche da David Bowie e Iggy Pop. Ad Oranientraße, poi, è sorta una cultura alternativa di negozi biologici e ristoranti vegetariani prima ancora che questi argomenti fossero in voga. Oltre agli squatter, ai punk e alle persone eco-compatibili, una menzione va fatta anche per i turchi. Dagli anni ’70 infatti si sono trasferiti nel quartiere, una volta non così popolare, dove hanno aperto numerosi negozi, snack bar e ristoranti. “La piccola Istanbul”, questo il nome con cui veniva chiamata Kreuzberg negli anni ’80.
Dalla riunificazione ai giorni nostri
Dopo la caduta del Muro, l’enclave in cui si trovava Kreuzberg si trasforma improvvisamente in centro della città. Diventa così una meta attraente per gli investitori. A Moritzplatz sono infatti stati costruiti nuovi edifici commerciali e molti condomini ristrutturati. Inizia così il fenomeno della gentrificazione, che sussiste tutt’oggi. I residenti di vecchia data e i piccoli negozi si spostano poiché gli affitti aumentano rapidamente. Nonostante ciò, Oranientraße continua a rimanere fedele a se stessa e alla sua storia. Qui infatti, vicino alle boutique di moda, alle enoteche e negozi di specialità gastronomiche, si concentrano anche iniziative e campagne che lottano contro il sessismo, il razzismo e per gli interessi della comunità LGBTQI e degli immigrati.
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Immagine di copertina: Punk Oranienstraße da Flickr ©seven resist CC2.0