Molte ONG stanno provando a convincere la Germania ad accettare più rifugiati dalla Grecia
Rifugiati bloccati nei campi profughi in Grecia. 13 ONG chiedono al Governo federale tedesco di riprendere il programma di accoglienza
Martedì 8 giugno 13 sigle si sono unite nella richiesta al Governo federale tedesco di accettare più rifugiati dalla Grecia. Tra queste Amnesty International, Pro Asyl, Save the Children, Medici Senza Frontiere e organizzazioni religiose come Caritas. La Germania è uno dei 16 stati europei ad aver accolto richiedenti asilo e rifugiati provenienti dai campi profughi greci. L’appello delle ONG è di continuare il programma di accoglienza interrotto questo aprile. La dichiarazione è stata resa pubblica lo stesso giorno del meeting del Consiglio «Giustizia e affari interni» dell’Unione Europea. Oltre a chiedere una maggior presa in carico della questione migratoria, le organizzazioni denunciano il drammatico peggioramento delle condizioni dei richiedenti asilo bloccati alle frontiere europee.
#Leros‘ new #migrant #detention centre brings back old, ugly memorieshttps://t.co/uPPOtsjU4Q
— Rotta balcanica (@rottabalcanica) June 8, 2021
La Germania non si fermi: «Può, e deve, aiutare»
«Nonostante i sostanziali pagamenti in contanti e le forniture di aiuti, le condizioni di vita dei rifugiati negli hot spot delle isole greche rimangono disastrose, sia in termini di condizioni per l’accettazione delle loro domande che di accesso al sistema di asilo», affermano i firmatari. Da superare quindi è un sistema d’accoglienza che non funziona, dove le tendopoli di Lesbo e Samo mancano di servizi igienici appropriati, strutture mediche e servizi educativi per i bambini. Le ONG continuano affermando che la Germania «può, e deve, aiutare», poiché ha i mezzi per dare concrete prospettive. L’accoglienza deve passare dai territori di confine con paesi in guerra agli stati europei. Tuttavia, mentre il parlamento danese ha appena approvato una legge che blocca l’arrivo di nuovi migranti, la Grecia sta costruendo un alto muro di cemento da 28,4 milioni di euro per impedire gli ingressi dal confine turco.
DRONI E MURI DI CEMENTO FINANZIATI DALL’UE: IL PIANO DEL GOVERNO GRECO PER I CAMPI PROFUGHI
Solo il costo del muro costerà 28,4 milioni di euro e sarà in gran parte finanziato dalla Commissione Europea.https://t.co/AeFRN6DNN5
— Rotta balcanica (@rottabalcanica) June 7, 2021
Le tragiche condizioni dei campi profughi in Grecia
La Germania ha concluso ad aprile 2021 il piano di trasferimento di 2.750 rifugiati e richiedenti asilo dalla Grecia, iniziato il 18 aprile 2020. L’accordo era stato stipulato tra la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il Primo Ministro greco Kyriakos Mitsotakis. Ma la ripartenza è necessaria, dicono le ONG, perché le condizioni dei campi profughi in Grecia continuano a essere molto critiche, rese ancor peggiori dalla pandemia in atto. Le tende non proteggono dal caldo estivo, le docce sono carenti, il Covid-19 circola e i tentativi di suicidio sono comuni, anche tra i giovanissimi. Non c’è futuro nei campi ellenici, ma solo attesa, che trascina nell’apatia e nella disperazione migliaia di persone già fuggite da guerre e conflitti nei loro paesi d’origine.
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Immagine di copertina: ©Giacomo Rota